L’ Amministratore di Sostegno

GUIDA BREVE: AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

GUIDA AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa.

Citando proprio l’art 1 della Legge 6/2004 si può dire che si tratta di un nuovo istituto di protezione avente la funzione di “tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.

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Riferimenti legislativi

Legge n. 6/2004

  • A chi è rivolta la nuova legge istitutiva dell’Amministratore di Sostegno

A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana.

  • Finalità della legge

Tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente in grado di andare incontro alle loro esigenza, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro).

Per questa ragione il ricorso per la nomina dell’amministrazione di sostegno deve specificare l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza.

  • Chi può fare la richiesta (ricorso)

Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare, in alcuni casi anche senza avvocato, da:

  1. beneficiario (persona interessata), anche se incapace;
  2. familiari entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o sorelle,nonni, zii, prozii, nipoti, cugini;
  3. gli affini entro il 2° grado: cognati, suoceri, generi, nuore;
  4. il Pubblico Ministero;
  5. il Tutore o Curatore.
  • Chi deve fare la richiesta (ricorso)

I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati ad proporre il ricorso al Giudice Tutelare.

  • Quando fare la richiesta (ricorso)

Per chiedere la nomina di un amministratore non è sufficiente che la persona sia incapace: occorre che vi sia pure un interesse attuale e concreto al compimento di atti per i quali è necessario l’amministratore di Sostegno e che l’interessato non potrebbe compiere da solo.

  • A chi fare opposizione al ricorso

Alla Corte d’Appello a norma dell’art. 739 cpc; contro il decreto della Corte d’Appello alla Cassazione.

  • A chi rivolgersi

Per informazioni direttamente al Tribunale di competenza o allo Sportello ADS presente presso i vari Tribunali, attraverso la posta elettronica.

  • A chi indirizzare la richiesta (ricorso)

Il ricorso deve essere presentato al Giudice Tutelare (esempio del ricorso si ritira presso il Tribunale stesso o può essere scaricato dal sito) del luogo ove vive abitualmente la persona interessata (se ricoverata permanentemente presso una residenza per anziani o altra struttura è competente il Giudice del luogo di ricovero).

Il ricovero temporaneo (es. per riabilitazione) invece non influisce sul luogo ove presentare la domanda, che resterà determinato in base alla residenza).

  • Durata dell’incarico

La durata dell’incarico di Amministratore di Sostegno può essere a carattere:

  1. temporaneo,
  2. indeterminato,

vedi art. 405 comma 5 n. 2 del Codice Civile.

Il decreto emesso del Giudice decide la durata dell’incarico e i poteri attribuiti all’Amministratore di Sostegno. Detto decreto viene annotato nei registri di stato civile del comune di residenza e di nascita del beneficiato a margine del suo atto di nascita. Il decreto che dispone l’Amministrazione di Sostegno e delimita i poteri dell’ADS può sempre essere modificato per esigenze che si manifestino nel corso della vita del soggetto interessato.

L’amministratore di sostegno, dopo la nomina, presta il giuramento di svolgere il proprio incarico con fedeltà e diligenza e da quel momento può iniziare a svolgere la sua funzione. L’amministrazione di sostegno può sempre essere revocata qualora ne vengano meno i presupposti che la hanno necessitata o se essa si riveli non idonea a realizzare la tutela del beneficiario.

  • Poteri dell’amministratore e limiti del beneficiario

I poteri dell’amministratore di sostegno, vengono plasmati dal decreto di nomina (emesso dal Giudice Tutelare) nel quale vengono definiti gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il giudice con la sua decisione deve proteggere la persona, i suoi bisogni e rispettare le sue richieste nei limiti della tutela della persona stessa. A seguito dell’istituzione della misura di protezione, il beneficiario conserva in ogni caso una sfera di capacità, con riguardo a due categorie di atti: – gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana (art. 409 c.c.) – gli atti per i quali la sua capacità non ha subito limitazioni.

  • Cosa contiene il decreto di nomina

Il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno deve contenere:

  1. Le generalità della persona beneficiaria e dell’Amministratore di sostegno,
  2. La durata dell’incarico che può essere anche a tempo indeterminato,
  3. L’oggetto dell’incarico e degli atti che l’Amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario,
  4. Gli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno,
  5. I limiti, anche periodici, delle spese che l’Amministratore di sostegno può sostenere con l’utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità,
  6. La periodicità con cui l’Amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

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917 Comments

  1. Gentile Antonella,
    come dicevo poc’anzi, i tempi di nomina del’ADS possono variare da Tribunale a Tribunale a seconda del carico di lavoro dei magistrati e dei loro impegni. Quelli da lei indicati mi sembrano molto più lunghi del normale, ma non vi è purtroppo un apposito rimedio processuale.
    Bisogna perciò attendere, o al più tentare un’istanza che segnali l’urgenza e chieda di anticipare l’udienza. Su questo, lascio a lei ogni valutazione.
    Per quanto concerne le motivazioni della domanda, vi può essere esplicitazione oltre che delle condizioni di salute anche delle necessità urgenti da lei indicate.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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    Cordialità.

    Paola
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  2. Gentili colleghi,
    ho un quesito che non riesco a risolvere in merito alla dichiarazione di morte in udienza del beneficiario, da parte dell’amministratore di sostegno ovvero del procuratore.
    In particolare vorrei sapere se questo è un’obbligo oppura una mera facoltà ed inoltre che tipo di responsabilità può venire a configurarsi in capo all’uno o all’altro soggetto qualora tale tipo di dichiarazione non venisse resa in udienza.
    Premetto, che in riferimento al caso concreto, il Giudice Tutelare è gia stato notiziato della morte del beneficiario da parte dell’amministratore di sostegno per tanto quello che in sintesi mi occorre sapere è: il procuratore della parte è obbligato a dichiarare in udienza la morte del beneficiario, interrompendo quindi il procedimento in corso?
    Inoltre qualora, L’Avvocato non fosse obbligato a dichiarane il decesso con finalità interruttiva del procedimento, tale omissione che tipo di responsabilità comporterebbe in capo al procuratore?
    Spero di essere stata esaustiva, Ringazio tutti anticipatamente per la disponibilità.

    Saluti

    Patrizia

  3. Gentile Patrizia,

    l’interesse della parte costituita a veder dichiarata la propria morte sta nell’interesse dei suoi eredi a veder dichiarata l’interruzione del processo. Per l’avvocato si tratta di una responsabilità per lo più deontologica. Mi pare però una questione che tratta più di materia processual civilistica che di amministrazione di sostegno.

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  4. Gentile Avvocato,
    sono stata nominata tutore provvisorio per mio padre dichiarato interdetto dal Giudice. Il mio Avvocato aveva esplicitamente riferito al Giudice che la ricorrente per l’interdizione (ossia la sottoscritta) non aveva alcuna intenzione di assumere tale ruolo, ma il Giudice ha stabilito comunque questo. Ora, quando mi recherò in Tribunale a fine mese per il giuramento, posso presentare una dichiarazione al Giudice in cui dichiaro che per diverse e complesse problematiche non posso assumere tale ruolo in modo definitivo? In che modo posso essere convincente?
    La ringrazio ed aspetto con ansia una Sua risposta.
    Mary

  5. Gentile Mary,
    per evitare la nomina è sufficiente non accettare l’incarico e non giurare. Non si può diventare tutori di alcuno senza previo consenso.

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  6. Buongiorno, volevo porre un quesito: io e mia moglie abbiamo in casa mia madre di 86 anni affetta da demenza senile degenerativa e non piu autosufficiente; mia madre è proprietaria di un terreno di 1000 metri con una casa rustica in puglia, percepisce una pensione di 818,00 euro piu un accompagnamento di 420,00 euro, ma ora la situazione è diventata insostenibile. Abbiamo bisogno di un sostegno in quanto mia moglie da sola non puo farcela ed ho chiesto aiuto a mio fratello e a mia nipote, in quanto erede di mia sorella deceduta. Mi son sentito rispondere “portala al ricovero cosi vendiamo la proprieta”, ma io sono contrario a vendere in quanto era la casa di mio padre, anche se loro in tutti questi anni anno sempre tentato di farsela intestare da mia madre e lei si è sempre rifiutata.
    Come mi devo comportare?
    Io non vorrei mettere mia madre in un ricovere, ma capisco che senza aiuto mia moglie non ce la puo fare.
    Grazie.
    Angelo.

  7. Gentile Angelo,
    la sua vicenda è comune a molte famiglie italiane. le valutazioni che lei mi chiede di fare non sono però giuridiche, ma di sola opportunità.
    La scelta se vendere, prendere una badante, chiedere eventuali contributi agli enti assistenziali … etc, sono solo a lei riservate. I suoi congiunti non hanno obblighi di assistenza in presenza di un aptrimonio in grado di soddisfare le esigenze del congiunto: per miglior dettaglio faccia riferimento all’art. 433 del codice civile sapendo che il diritto all’assistenza materiale della persona priva di mezzi e che prima veniva mantenuta dalla famiglia dipende appunto dalla mancanza di capacità di sostentarsi.

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  8. Salve,
    sono una figlia e vorrei sapere se con una eventuale nomina di ADS di mia madre, si può ricorrere anche per risolvere delle azioni passate, per esempio rivendicazione casa paterna passata solo all’altro figlio con una vendita padre a figlio e relativa esclusione della persona invalida, dato che non c’è stata ne liquidità ne successioni di nessun genere.

    Adesso la persona da tutelare sta per essere ammessa in residenza sanitaria assistita e l’ex coniuge divorziato può interferire con l’affitto che si ricavera dalla locazione della casa di proprietà al 50 % (della quale la persona da tutelare aveva il pieno possesso in quanto affidata dal giudice che ha emesso il divorzio) visto che il canone verrà usato per pagare la retta della r.s.a.?

    Potete dirmi anche se il canone della locazione si possa intestare alla persona da tutelare o all’ ADS? Inoltre l’ads può richiedere il mantenimento dovuto dall’ex coniuge e mai versato?

    Grazie per i chiarimenti che potrete darmi, aiuteranno a capire se vale la pena di fare il passo per ottenere qualcosa o capire se posso solo vedere soffrire.

  9. Gentile Anonimo,
    la nomina di ADs cosnegue all’incapacità della eprsona beneficiata di provvedere in autonomia alla propria realizzazione ed alle proprie necessità. Nulla tuttavia osta ad azionare i diritti dell’amministrato per la loro tutela. In casi analoghi è però sempre opportuno rivolgersi ad un legale che dia il corertto supporto tecnico, come anche chiesto necessariamente dai magistrati per tutti i casi in cui vi sia una gestione contenziosa (ovevrro non concorde fra i congiunti) della procedura di amminstrazione di sostegno. Per le azzioni da promuoversi da parte del’ADs vi dovrà poi essere la correlata autorizzazione del giudice tutelare.

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  10. Egr. Avv.
    Sono il Tutore, e cugino di 1° grado, di un interdetto, orfano, affetto da tetraparesi spastica neonatale, totalmente inabile fisicamente ma lucido e intelligente dal lato mentale che risiede con me e la mia famiglia perchè a sempre escluso l’idea di andare in una casa di cura ed io rispetto la sua volontà anche se questo vuole dire che devo lavarlo, vestirlo, imboccarlo, cambiargli il pannolone ecc. ecc..
    Il mio tutelato è l’unico nipote dei suoi 2 zii ultra settantenni uno vedovo senza figli e l’altra nubile senza figli, di conseguenza parente più affine ed unico erede dei loro beni.Ora entrambi sono ricoverati, lo zio da 3 mesi la zia da 5 in una casa di riposo, il primo con una patologia gravissima che gli lascia altri 2/3 mesi di vita la seconda in seguito ad un’operazione al femore per la degenza e riabilitazione.
    Ad entrambi è stata fatta firmare una richiesta di Amministratore di sostegno, ad insaputa del parente più affine mio tutelato.
    Infatti noi ne siamo venuti a conoscenza perchè ci è arrivata una raccomandata dell’ufficio servizi sociali del comune ove risiedono, noi risiediamo in altro comune, in cui avvisano il mio tutelato che “è stata presentata in tribunale presso il giudice tutelare una richiesta di Amministratore di Sostegno nei confronti dei suoi parenti non più in grado di provvedere in maniera autonoma alle decisioni più importanti”.
    Mi sono quindi recato, in mia qualità di tutore, all’ufficio servizi sociali che ha aperto la pratica e ho parlato con la responsabile di settore chiedendogli chi il comune avesse intenzione di proporre come ADS e la responsabile ha affermato che sarebbe stata lei la persona indicata, alla mia domanda se era sua intenzione fare di tutto per riportare la zia del mio tutelato a casa, come più volte da lei richiesto e come paventato possibile dal medico curante anche se con una badante, ella mi ha risposto in maniera piccata che era escluso,che abitando al primo piano senza ascensore non potrebbe fare le scale, che sarebbe rimasta in casa di cura ( comunale a retta piena 2.000 euro mensili ) servita e riverita e di non mettere in testa alla signora idee strampalate che potevano metterla in confusione e debilitarla psichicamente !!
    Comunque la signora è proprietaria di 2 appartamenti al 1° piano e altri 2 al piano terreno (senza neanche uno scalino) tutti sfitti e quindi usufruibili da parte sua, che ha sempre affermato di volere tornare a casa sua ed è conscia che data la sua menomazione fisica le servirà una badante full time, lei ha firmato perchè le servirà una persona di fiducia per gestire la badante, andare in banca, posta, farla fare le visite e quelle incombenze che prima le faceva il fratello ora malato terminale.
    Adesso Le chiedo ma non e incompatibile la figura del responsabile di settore dei servizi sociali ove la signora risiede con la figura dell’ADS?
    A mio parere esiste un macroscopico conflitto di interessi perchè se la signora resta in casa di cura (comunale) a sue spese al comune non costa niente anzi ci guadagna se invece torna a casa non solo il comune perde la retta ma dovrà erogarle i servizi previsti dall’assistenza domiciliare.
    Ma la cosa che più urta sia me che il mio tutelato e che questa responsabile non prende neanche in considerazione i desideri della sua, forse, amministrata in contrasto con quanto afferma la legge.
    Premesso che io non voglio fare l’ADS degli zii del mio tutelato ( anche perchè non sono mie parenti e forse anche per me potrebbe esistere un conflitto di interessi ) cosa posso fare per impedire che questa responsabile ai servizi sociali comunale diventi l’ADS degli stessi?
    Io ed il mio tutelato preferiremmo un soggetto terzo ( comunque non dipendente comunale ) che anteponga a tutto i desideri e gli interessi della zia e non del comune. La zia in questione è mal consigliata dal Vice -sindaco del comune ( sua amica di vecchia data ) che le ha più volte garantito che faranno di tutto per riportarla a casa ma che mi a detto personalmente che il posto migliore per la signora è la casa di cura e che io farei meglio a non turbarla e che agli anziani ( sic ) e meglio non dire la verità.
    P.S. la responsabile di settore ha affermato che i soggetti interessati al provvedimento del giudice non saranno presenti all’udienza.
    In attesa di suo riscontro la saluto cordialmente ringraziandola per l’interessamento.

  11. Gentile Alessandro,
    accade sovenete quanto da lei descritto. La norma viene aggirata nominando dipendente dell’ente addetto ad altro servizio. Credo che ci sia da discuterne.
    le consiglio di rivolgersi ad un avvocato ed opporsi alla nomina.

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  12. Salve,
    mia moglie è in coma da venti giorni a causa di una emorragia cerebrale e non si sa se, quando e come ne uscirà. Devo diventare suo tutore temporaneo? Siamo in separazione dei beni e, per esempio, non ho potuto votare in una assemblea di condominio perchè la casa è intestata a lei…
    Cosa posso fare.
    Fernando.

  13. Gentile Fernando,
    le manifestiamo il nostro cordoglio. Lei può farsi nominare ADS, anche provvisorio, di sua moglie presentando apposito ricorso con allegata copia della refertazione clinica.
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  14. Salve,
    mio padre 82 anni si vuole sposare con una signora di 57 anni…. e fin qui tutto bene ma quello che non va bene è che
    1. lei è “nullatenente”
    2. mio padre vive con 2 mie sorelle 1 disoccupata 45 anni, l’altra schizofrenica bipolare 46anni (stanno facendo aggarvamento dal centro di salute mentale) mio padre vive con la pensione e con i soldi che raccimola facendo lavoretti ( è maestro d’ascia e ha sempre guadagnato un sacco di soldi puntualmente sperperati con le altre donne) deve ricevere ancora 100.000 euri dalla vendita del cantiere che decurtati dalle insolvenze rimarranno 60.000 circa.
    3. in un anno sono” spariti” + di 50.000 euro
    4mia madre è morta due anni fa e non ci sono soldi per fare la tomba!
    5. questa signora ha detto chiaramente a mia sorella che mio padre non può più pagare l’affitto di casa perchè devono mettere via i soldi per sposarsi fra tre mesi! e di cercarsi una soluzione per lei e per l’altra mia sorella
    6. due anni fa avevo mandato mio padre a fare una visita geriatrica per vedere se c’erano dei problemi risultato: tutto a posto.

    Io vivo a padova sposata mi sto comprando un appartamento ex case popolari, tra me e mio marito guadagnamo circa 2500 euro al mese e ho ancora una figlia a carico.
    Come posso fare per evitare che la signora sperperi il resto dei soldi circuendo mio padre (ha mancanze di memoria e si lascia facilmente convincere) grazie.

    Taravacci Marina

  15. Gentile Marina,
    in generale, se ritiene che suo padre necessiti di un sostegno può presentare ricorso per ADS anche senza il parere favorevole del suo genitore. Sarà poi il Giudice a disporre apposta CTu che confermi o meno le sue temute condizioni psicofosiche.
    Le consiglio di sentire un collega avvocato per verificare se suo padre abbia effettivamente bisogno di un amministratore di sostegno e se vi siano in concreto i presupposti per la richiesta al Giudice.
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  16. Gentile Staff,
    > sono stata nominata tutore provvisorio di mio padre dichiarato interdetto dal Giudice. Il mio Avvocato aveva esplicitamente riferito al Giudice che la ricorrente per l’interdizione (ossia la sottoscritta) non aveva alcuna intenzione di assumere tale ruolo, ma il Giudice ha stabilito comunque questo. Ora, quando mi recherò in Tribunale a fine mese per il giuramento, posso presentare una dichiarazione al Giudice in cui dichiaro che per diverse e complesse problematiche non posso assumere tale ruolo in modo definitivo? In che modo posso essere convincente?
    > La ringrazio ed aspetto con ansia una Sua risposta.

  17. Mi sembra un grande servizio quello che state compiendo e vi ringrazio. così nella conoscenza è incoraggiatao l’ads. Un amico disabile mi ha chiesto se posso fargli da ads: vive in una comunità di recupero. Gli assistenti vogliono isolare la questione economica ( su accompagnamento, risparmi cumulati e unico bene immobile in proprietà) da quella affettiva e precisamente dal rapporto con l’unico genitore rimasto e il fratello. Non so se prendere l’incarico..
    Dal punta di vista giuridico c’è una responsabilità di gestione da prevenire affiancandosi al Giudice se contrasto con l’assistito mi pare..Non dovrebbero esserci problemi ma non vorrei rovinare un’amicizia….
    Cordialità.
    Marco

  18. Gentile Mary,
    l’incarico di tutore può essere svolto solo a seguito di accettazione dell’interessato, ovvero di lei. Se non intende accettare, a prescindere dalla bontà dei motivi, non le può essere imposto.

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  19. Buonasera, ho un problema che non riesco a risolvere.
    E’ deceduta la beneficiaria di un’amministrazione di sostegno ma l’amministratore (non parente, è un soggetto estraneo) continua a fare atti post mortem, come quello di portare chi di dovere a fare l’inventario presso l’abitazione della defunta.
    Mi domando: lo può fare?
    Quando decade l’amministratore dalla propria funzione?
    Grazie per l’aiuto.
    Nadia

  20. Gentile Nadia,
    come scrivevamo QUI l’ADS termina al momento della morte del beneficiato. Dopo il decesso l’ADS non può più svolgere alcun atto di gestione se non la relaizone finale con il rendiconto.
    la condotta da lei censita non sembra però un atto di amministrazione, ma solo un gesto di cortesia senza alcuna espressione di volontà riconducibile al beneficiato.
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    Paola
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  21. Salve, sono disabile e volevo sapere se avendo un amministatore di sostegno
    posso riscuotere ancora i soldi della pensione che mi
    arrivano in banca?
    Al disabile gli rimane ancora la capacita di intendere per quello che può?
    Grazie.
    Teresa

  22. Gentile Teresa,
    i poteri dell’Amministratore di Sostegno vengono specificati tassativamente nel provevdimento di nomina, e nelle sue modifiche, dal magistrato designato.
    Per verificare quale autonomia resta al beneficiato, si deve perciò fare riferimento sempre a quanto disposto dal giudice.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  23. Mi è arrivata lettera dal tribunale dove mi indica che dovrei presentarmi per stabilire il rappresentante di sostegno di mio padre. Essendo contrario alla richiesta presentata da mia sorella posso non presentarmi all’udienza?
    La non presenza esclude la possibilità che venga nominato?
    Grazie.
    Cordialità.
    Giuliano

  24. Gentile Giuliano,
    le è stato probabilmente notificato il ricorso per la nomina di un amministratore disostegno a suo padre. Lei può anche non comparire all’udienza, ma la procedura andrà avanti e, in presenza dei requisiti di legge, verrà nominato un ADS.
    le consiglio di presentarsi, anche senza avvocato, acoltare e, se ritiene, spiegare perchè non crede che suo padre abbia bisogno di un amministratore di sostegno.
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  25. Salve,
    in casa mia accudisco gia’ da due anni i miei genitori che sono affetti entrambi da alzhaimer, gli altri due figli non se ne vogliono occupare . Percepisco una pensione di 1.019 euro di entrambi e’ sono in attesa dell’invalidita’ per entrambi.Ho fatto richiesta per esser nominata tutore dei miei genitori ma mi sorgono dei dubbi : se dovro’ conteggiare le spese annuali e’ rimangono dei soldi della loro pensione ,spettano a me’ che comunque sono “vincolata” nell’occuparmi di loro 24 ore su 24 ?
    E le spese di medicinali e vestiario spettano a me che prendo la pensione ho dovrei usufruire del loro conto corrente bancario che comunque e’ cointestato .
    E se ripensandoci riuscirei a gestire la situazione con i miei fratelli nell’occuparsi dei genitori , come ritiro la richiesta di tutore? spero di essermi spiegata ,e grazie per la risposta .

  26. Gentile Alessandra,
    non posso fare valutazioni di opportunità economica, ma le segnalo che se vi sarà nomina si dovranno gestire le risorse di entrambi in modo matematico e per competenza di ciascuno. Se non intende più coltivare la domanda depositata è sufficiente non darvi seguito o, se già notificato ild ecreto di fissazione d’udienza, non presentarsi all’udienza medesima.
    Per miglior dettaglio in materia di ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  27. Buongiorno.
    Ho un quesito urgente da porvi: sono stata nominata amministratore di sostegno di mia zia.
    Il giudice mi ha espressamente autorizzata a vendere la sua casa per ricavarne liquidità che servirà a mentenerla presso una casa protetta ove è ricoverata.
    La vendita è stata effettuata e la somma ricavata già versata in banca.
    Ora ci sono i professionisti da pagare (circa 8000 euro tra agenzia immobiliare, geometra ecc….)
    La zia percepisce 800,00 euro di pensione.
    Devo chiedere l’autorizzazione al giudice per poterli pagare?
    Il giudice autorizza il pagamento in un’unica soluzione?
    Lo chiedo perchè mi è stato riferito che il giudice autorizzarebbe il pagamento in rate mensili tarate sull’importo della pensione, nonostante al momento, per effetto della vendita, ci sia una buona disponibilità in conto.
    Vi ringrazio

  28. Gentile Angelica,
    il pagamento delle spese straordinarie da lei citate va autorizzato dal Giudice, prima o dopo la vendita che sia.
    Non mi consta che vi possa essere autorizzazione al pagamento rateale.
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  29. buon giorno, vorrei sapere se puo essere nominato un amministratore di sostegno per una persona non disabile psichica accertata ma nella quale si ravvisa una facilità ad essere facilmente influenzabile e quindi circuibile. Può essere nominato l’amministratore temporaneamente almeno sino a quando lo stesso non ritenga che la persona da assistere abbia raggiunto una certa capacità nel saper gestire i propri interessi? grazie

  30. Buonasera,
    Da un nipote deceduto mia nonna ed un altra zia del defunto hanno ereditato un appartamento. Per l’altra zia è stata avanzata la richiesta di un amministratore di sostegno. Sembra però che tale amministratore di sostegno non possa essere nominato senza l’intervento di mia nonna (che non è una sua famigliare in quanto una è zia materna e l’altra materna del defunto) e ci richiedono pertanto un incontro. La mia domanda è la seguente: è possibile che la nomina di un amministratore di sostegno dipenda e richieda che l’atro erede, in questo caso mia nonna, debba essere interpellato??La ringrazio fin da ora per la risposta, saluto,
    Patrizia

  31. Gentile Patrizia,
    quanto le viene riferito a me non risulta.
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  32. Gentile Luisella,
    la risposta è affermativa e ne abbiamo parlato spesso nei vari articoli di questo blog.
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  33. Buonasera, sono l’amministratore di sostegno di mia madre e ho scoperto che ha contratto dei prestiti (durante il regime amministrativo) da pagare con delle rate mensili attraverso dei bollettini. Volevo sapere se questi prestiti sono invalibabili siccome li ha firmati lei, ma l’amministratore sono io, quindi penso che valga la mia di firma, non la sua.
    Grazie

  34. Gentile Tizio,
    Lei mi scrive che sua madre ha contratto debiti dopo esser stata sottoposta ad ADS. Per sapere se quegli atti sono invalidi si deve prima verificare il provevdimento di sottoposizione a beneficio e nomina dell’amministratore. Se è stata spogliata di qul tipo di attività, lei potrà agire per far dichiarare invalidi i negozi che la hanno indebitata.
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  35. Buongiorno a tutti,
    mi chiedevo se e in quali condizioni, un amministratore di sostegno può
    decidere di vendere degli immobili della persona che amministra. Può vendere
    anche se l’amministrato non ha necessità economiche che giustifichino tale vendita?
    Qualora l’amministrato avesse dei figli e almeno uno di questi non fosse
    d’accordo alla vendita, l’amministratore può vendere lo stesso?
    Non rispondere ad una raccomandata inviata ai figli in cui l’amministratore avvisa
    dell’intenzione di vendere significa che “chi tace acconsente”?
    Grazie a chiunque possa rispondere.
    Saluti

  36. Gentile Carlo,
    l’ADS deve essere espressamente autorizzato dal Giudice Tutelare per la vendita di ogni cespite del patrimonio immobiliare del beneficiato. La sclta sta solo al magistrato e il provvedimento che la contiene deve essere consegnato in copia conforme all’originale al notaio rogante.

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  37. Gentile Alessandro,
    Lei può chiedere copia del decreto all’amministratore di sostegno o alla cancelleria del tribunale.

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  38. Buongiorno,
    volevo gentilmente chiedervi una informazione riguardo all’accessibilità di terzi al decreto d un giudice che istituisce un AdS. In particolare ad un mio socio in affari è stato assegnato un amministratore di sostegno nella persona di un avvocato di un famoso studio legale e vorrei capire ora quali decisioni il mio socio possa prendere autonomamente o no e per quali invece è necessaria l’eventuale controfirma del Ads. Posso ottenere copia del decreto? è pubblico? dove potrei consultarlo?
    grazie in anticipo per la vostra risposta.
    cordiali saluti,
    Alessandro

  39. Un’ultima domanda: chi è sottoposto ad amministrazione di sostegno (la zia) può fare testamento?
    grazie ancora

  40. Gentile Angelica,
    per verificare l’autonomia residua del soggetto sottoposto ad ADs si deve sempre verificare l’estensione dei poteri assegnati all’Amministratore di Sostegno. Faccia perciò riferimento al decreto di nomina ed alle sue successive modifiche: per differenza rispetto a quanto ivi previsto avrà la capacità residua del beneficiato.
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  41. Salve,
    anche io sarei interssato all’aspetto che ha chiesto Angelica nel suo messaggio del 13 aprile perchè mi trovo in una situazione analoga. Può la persona sottoposta ad amministrazione di sostegno firmare/scrievere un testamento che abbia validità? E mi riferisco anche ad un testamento olografo compilato “di nascosto” in favore di persone terze (al di fuori della famiglia) le quali lo farebbero “comparire” all’indomani del decuius della persona sottoposta ad amministrazione di sostegno? Come proteggere la persona sottoposta ad amministrazione di sostegno e l’ADS stesso da una tale evenienza? Grazie.
    Giovanni

  42. Gentile Giovanni,
    come ho scritto ad Angelica, per verificare l’autonomia residua del soggetto sottoposto ad ADs si deve sempre verificare l’estensione dei poteri assegnati all’Amministratore di Sostegno. Faccia perciò riferimento al decreto di nomina ed alle sue successive modifiche. Se dal decreto e dalle condizioni di salute del beneficiato emerge una sua incapacità di intendere e volere si potrà ritenere che vi sia in corso una sua circonvenzione, con ogni conseguenza penalmente rilevante.
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  43. Salve, ho già scritto una volta per una richiesta alla quale mi avete risposto in modo più che esauriente e pertanto ora mi rivolgo a voi per un altro quesito; sono figlia (unica) e amministratore di sostegno di mia mamma, premesso che so che non si possono fare donazioni a nome dell’amministrato, chiedo se posso fare dei piccoli regali ai nipoti in occasione di eventi particolari quali compleanni, esami universitari con esito positivo, festività, ecc.; non parlo di grosse cifre ma di piccoli importi, come in passato ha sempre fatto mia mamma in queste occasioni e che sicuramente continuerebbe a fare se solo potesse.
    Grazie come sempre per l’ottimo servizio che svolgete.
    Auguri di Buona Pasqua.
    Angela Odorisio

  44. Salve, sono figlia di una genitore sottoposto a amministrazione di sostegno
    mi sono recata in tribunale e ho presentato una istanza per avere copia di alcuni incartamenti contenuti nel fascicolo
    mi è stata rigettata l’istanza con la motivazione “soggetto non legittimato”
    Cosa posso fare ?
    Grazie

  45. Salve, io sono amministratore di sostegno di mio padre e per motivi di lavoro (interinale) mi trovo fuori regione, la mia domanda è:
    si può chiedere la nomina di un vice amministratore di sostegno (mia madre) che in caso di un ricovero o altra situazione faccia le mie veci?
    Grazie

  46. Gentile Vito,
    purtroppo non è previsto un vice dell’ADS. Si può in tali frangenti chiedere la sostituzione.
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  47. Preg.mo Staff,
    vorrei sapere, cortesemente, nel caso di nomina ad ADS nei confronti di mia madre (sono figlio unico, lei separata) a quali parenti viene comunicata la notifica per un’eventuale opposizione da parte loro alla mia nomina. Nel suo caso non vi sono né genitori, né fratelli e sorelle; ci sono dei cugini di 1° grado con cui però non vi sono contatti da molto tempo; poi, come detto, ci sono io e il coniuge separato.

    La ringrazio anticipatamente per la Sua risposta.
    Cordiali saluti.

  48. Gentile William, sicuramente i congiunti che necessitano informazione del procedimento per nomina di ADS sono in questo caso sia lei che il coniuge separato. Sarà poi il magistrato designato a decidere se è il caso che vengano informati anche i cugini, ma statisticamente la probabilità non è altissima.
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  49. Buona sera!
    Avrei un quesito da proporle:
    Ho una cugina affetta da schizofrenia,seguita dal centro di salute mentale della zona,vive da sola e viene seguita da un mio cugino il quale due mesi fa si è fatto intestare la nuda proprietà della casa di mia cugina in più ha venduto un’altro immobile di proprietà di mia cugina riscuotendo lui direttamente la somma!
    Ora mi viene il dubbio che ci sia stata circonvenzione d’incapace,è il caso di nominare un amministratore di sostegno per tutelare il poco patrimonio cche gli è rimasto?
    La ringrazio in anticipo
    Aldo

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