L’ Amministratore di Sostegno

GUIDA BREVE: AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

GUIDA AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa.

Citando proprio l’art 1 della Legge 6/2004 si può dire che si tratta di un nuovo istituto di protezione avente la funzione di “tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.

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Riferimenti legislativi

Legge n. 6/2004

  • A chi è rivolta la nuova legge istitutiva dell’Amministratore di Sostegno

A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana.

  • Finalità della legge

Tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente in grado di andare incontro alle loro esigenza, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro).

Per questa ragione il ricorso per la nomina dell’amministrazione di sostegno deve specificare l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza.

  • Chi può fare la richiesta (ricorso)

Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare, in alcuni casi anche senza avvocato, da:

  1. beneficiario (persona interessata), anche se incapace;
  2. familiari entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o sorelle,nonni, zii, prozii, nipoti, cugini;
  3. gli affini entro il 2° grado: cognati, suoceri, generi, nuore;
  4. il Pubblico Ministero;
  5. il Tutore o Curatore.
  • Chi deve fare la richiesta (ricorso)

I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati ad proporre il ricorso al Giudice Tutelare.

  • Quando fare la richiesta (ricorso)

Per chiedere la nomina di un amministratore non è sufficiente che la persona sia incapace: occorre che vi sia pure un interesse attuale e concreto al compimento di atti per i quali è necessario l’amministratore di Sostegno e che l’interessato non potrebbe compiere da solo.

  • A chi fare opposizione al ricorso

Alla Corte d’Appello a norma dell’art. 739 cpc; contro il decreto della Corte d’Appello alla Cassazione.

  • A chi rivolgersi

Per informazioni direttamente al Tribunale di competenza o allo Sportello ADS presente presso i vari Tribunali, attraverso la posta elettronica.

  • A chi indirizzare la richiesta (ricorso)

Il ricorso deve essere presentato al Giudice Tutelare (esempio del ricorso si ritira presso il Tribunale stesso o può essere scaricato dal sito) del luogo ove vive abitualmente la persona interessata (se ricoverata permanentemente presso una residenza per anziani o altra struttura è competente il Giudice del luogo di ricovero).

Il ricovero temporaneo (es. per riabilitazione) invece non influisce sul luogo ove presentare la domanda, che resterà determinato in base alla residenza).

  • Durata dell’incarico

La durata dell’incarico di Amministratore di Sostegno può essere a carattere:

  1. temporaneo,
  2. indeterminato,

vedi art. 405 comma 5 n. 2 del Codice Civile.

Il decreto emesso del Giudice decide la durata dell’incarico e i poteri attribuiti all’Amministratore di Sostegno. Detto decreto viene annotato nei registri di stato civile del comune di residenza e di nascita del beneficiato a margine del suo atto di nascita. Il decreto che dispone l’Amministrazione di Sostegno e delimita i poteri dell’ADS può sempre essere modificato per esigenze che si manifestino nel corso della vita del soggetto interessato.

L’amministratore di sostegno, dopo la nomina, presta il giuramento di svolgere il proprio incarico con fedeltà e diligenza e da quel momento può iniziare a svolgere la sua funzione. L’amministrazione di sostegno può sempre essere revocata qualora ne vengano meno i presupposti che la hanno necessitata o se essa si riveli non idonea a realizzare la tutela del beneficiario.

  • Poteri dell’amministratore e limiti del beneficiario

I poteri dell’amministratore di sostegno, vengono plasmati dal decreto di nomina (emesso dal Giudice Tutelare) nel quale vengono definiti gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il giudice con la sua decisione deve proteggere la persona, i suoi bisogni e rispettare le sue richieste nei limiti della tutela della persona stessa. A seguito dell’istituzione della misura di protezione, il beneficiario conserva in ogni caso una sfera di capacità, con riguardo a due categorie di atti: – gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana (art. 409 c.c.) – gli atti per i quali la sua capacità non ha subito limitazioni.

  • Cosa contiene il decreto di nomina

Il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno deve contenere:

  1. Le generalità della persona beneficiaria e dell’Amministratore di sostegno,
  2. La durata dell’incarico che può essere anche a tempo indeterminato,
  3. L’oggetto dell’incarico e degli atti che l’Amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario,
  4. Gli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno,
  5. I limiti, anche periodici, delle spese che l’Amministratore di sostegno può sostenere con l’utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità,
  6. La periodicità con cui l’Amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

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917 Comments

  1. Gentile Alessandro,
    penso che l’ADS possa essere perfetto per problematiche di questo genere.
    Per meglio comprendere l’istituto, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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    Grazie mille.
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  2. Buonasera,

    ho il seguente problema,
    mia madre vive in famiglia con me, mia moglie e le mie figlie.
    Da circa 10 anni sta subendo una selrie di malattie che ne hanno progressivamente deteriorato le sue facoltà mentali, inoltre è divenuta praticamente cieca.
    Con il decreto Monti, sembra che non potrò più riscutere la sua pensione, per la quali ho la delega, ma per la quale mia madre non ha mai avuto un accredito in banca.
    Lei pensa che chedendo di essere Ammistrattore di Sostegno di mia madre potrò risolvere questo problema?
    Se si, quanto tempo realisticamente mi occorrerà?
    Ho anche una sorella che da 10 anni circa ( da quando mia mdre ha iniziato ad ammalarsi) è sparita dalle nostre vite.
    Pensa che un eventuale ricorso per la nomina di Amministratore possa coinvolgere anche lei?
    La ringrazio per la sua gentile risposta.
    Cordialmente.

  3. Gentile Giuliano, come ho scritto ad Alessandro poco fa,
    penso che l’ADS possa essere perfetto per problematiche di questo genere; anzi mi verebbe da dire che è stato concepito appositamente per gestire le questioni di persone con autonomia limitata da deficit fisici o psichici.
    Per meglio comprendere l’istituto, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  4. Salve, vorrei sapere, qual è la giusta procedura che posso seguire per avere una copia della relazione annuale depositata dall’ADS per il Giudice tutelare? L’ADS è un avvocato e segue i miei due zii, che non hanno figli ma solo nipoti molto distanti come residenza.
    Grazie

  5. Gentile Enrica,
    presenti domanda al Giudice Tutelare.

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  6. La signora Maria (nome convenzionale), 80 anni, accudisce il marito molto malato. Non ha figli né fratelli. Torna dalle vacanze estive, e scopre che al portinaio è stata notificata una strana lettera, nella quale si parla dell’amministratore di sostegno (che la signora non aveva mai saputo neppure cosa fosse), e la invita a recarsi in un determinato ufficio. Ma la signora era stanca, e la data indicata per l’appuntamento era già trascorsa.
    >
    > Nell’arco di qualche mese si è trovata spossessata di tutto (case, conti correnti, perfino della pensione). Ogni cosa era passata sotto la competenza dell’AdS.
    >
    > Subito la signora si è recata da un avvocato, che ha immediatamente convocato l’AdS, la signora e i cugini. E’ così venuta a sapere che se non voleva l’ AdS, doveva fare reclamo entro un tempo prestabilito dal ricevimento della notifica. Ora, stando così le cose, lei dovrà tenersi l’AdS fino a marzo. Poi sarà il giudice a decidere.
    >
    > Ora io chiedo: ma è possibile spossessare una signora di tutto ciò che ha, a sua insaputa e passando sopra la sua volontà? Dal giorno della notifica (in pieno agosto) quanto tempo aveva a disposizione, la signora per opporre reclamo? solo 10 giorni? possibile?
    >
    > Ora la signora è disperata. L’AdS le passa meno della pensione, e per ogni ulteriore necessità la donna, da sempre benestante, è costretta a rivolgersi all’AdS. Così tutte le urgenze, come visite mediche e medicine (il marito è gravemente malato), che la donna aveva sempre gestito autonomamente, incappano in ritardi e dinieghi dovuti a tutta la burocrazia che Lei ben conosce. Inoltre la donna continua a ricevere visite di personale inviato dall’AdS (dall’infermiere, alla lavanderia, all’artigiano) che, oltre a combinare disastri, costituiscono spese a suo carico su cui la donna (che non usa internet: ecco perché Le scrivo io) sembra non abbia più voce in capitolo.
    >Tra l’altro, a distanza di qualche mese lamenta che non le sarebbe stato neppure mostrato il decreto di nomina dell’AdS,
    > Ciò che ancora chiedo è: cosa può fare ora la donna per liberarsi da una simile coercizione, non richiesta, e che ha rapidamente peggiorato la qualità della sua vita (peraltro già difficile, per i motivi che si è detto)?
    >
    > Vorrei che rispondesse a entrambe le domande perché non so come aiutarla.>

  7. Gentile Luca,

    la legge istitutiva dell’ADS prevede che ciò non possa accadere in difetto di colloquio con la persona beneficiata.

    Art. 407. – (Procedimento). – Il ricorso per l’istituzione dell’amministrazione di sostegno deve indicare le generalità del beneficiario, la sua dimora abituale, le ragioni per cui si richiede la nomina dell’amministratore di sostegno, il nominativo ed il domicilio, se conosciuti dal ricorrente, del coniuge, dei discendenti, degli ascendenti, dei fratelli e dei conviventi del beneficiario.

    Il giudice tutelare deve sentire personalmente la persona cui il procedimento si riferisce recandosi, ove occorra, nel luogo in cui questa si trova e deve tener conto, compatibilmente con gli interessi e le esigenze di protezione della persona, dei bisogni e delle richieste di questa.
    Il giudice tutelare provvede, assunte le necessarie informazioni e sentiti i soggetti di cui all’articolo 406; in caso di mancata comparizione provvede comunque sul ricorso. Dispone altresì, anche d’ufficio, gli accertamenti di natura medica e tutti gli altri mezzi istruttori utili ai fini della decisione.
    Il giudice tutelare può, in ogni tempo, modificare o integrare, anche d’ufficio, le decisioni assunte con il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno.
    In ogni caso, nel procedimento di nomina dell’amministratore di sostegno interviene il pubblico ministero.

    Sono restio a credere che un Giudice possa nominare un ADs senza sentire l’interessato. Ad ogni modo si può sempre modificare il provvedimento di nomina e far anche revocare la procedura. Direi pertanto che è importante che la signora si reca da un avvocato e verifichi cosa è stato fatto ed in quale fase si è oggi.

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  8. Buongiorno,
    vorrei un chiarimento.
    Da circa un anno è stato nominato a mio favore un ADS.
    Ora la mia situazione giudiziaria è in via di definizione e il giudice non ha messo preclusioni affinchè io riprendessi il mio lavoro (da libero professionista).
    L’avvocato civilista e lo stesso Amministratore di Sostegno sostengono invece che io posso esercitare solo un lavoro subordinato che, al giorno d’oggi, a 53 anni quali mi ritrovo, è praticamente impossibile da trovare, mentre lavorando con la partita IVA, secondo la nuova legge che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2012, rientrando nei minimali (30 mila euro l’anno) non solo sarei esonerata all’obbligo dell’IVA ma potrei godere delle agevolazioni fiscali per ben 5 anni e credo non sia cosa da poco, anche perchè tutto avverrebbe alla luce del sole, con contratti ben stabiliti e un onto corrente dedicato. Oltremodo con le limitazioni imposte dalla nuova finanziaria credo che di scappatoie non ne ce possano proprio essere e, francamente, è mio desiderio lavorare serenamente nel rispetto della Legge.
    Grata di un Vostro sollecito riscontro porgo cordiali saluti
    Lucia

  9. Salve, volevo sapere, se possibile, ora con la nuova manovra si chiede l’apertura di un conto corrente o libretto intestato a ogni pensionato la cui pensione sia pari o superi i 1000 euro. Nel caso di mio suocero di 87 anni affetto da demenza senile(non più in grado neanche di rendersi conto dove deve fare i suoi bisogni!)che non ha intestazione in nessun conto o libretto, la moglie può senza un ADS fare in modo che la pensione entri nel libretto intestato a lei e alla figli? Sapendo che la moglie stessa ha la delega per il ritiro della pensione. Senza per forza far ricorso per un ADS che se ne occuppi?Per conoscenza non si tratta di timori che i soldi vadano alle persone sbagliate, tra moglie e figli non c’è nessun attrito, se fosse neccessario abbiamo già discusso sulla possibilità di far nominare un ADS che in tal caso secondo loro volere dovrei essere io, ma comunque per quanto io lo faccia in forma di volontariato al tribunale di Venezia per presentare domanda richiedono un avvocato cosa che non sarebbe gratuita! E non so se ci siano ulteriri spese. Mi sembra un pò eccessivo visto che entrambi prendono la pensione minima, doverli obbligare a questo più il fatto di dover dipendere da me per ogni spesa visto che mia suocera allo stato attuale è in grado di arrangiarsi ma non riuscirebbe a svolgere il compito di Ads avendo il “diploma” di terza elementare vi ringrazio

  10. Gentile Patrizia, condivido tutto quello che ha scritto, purtroppo il governo ed il parlamento che hanno votato la recente riforma non la pensano come noi.
    Valuti perciò come organizzare la richiesta di un ADS con il percorso più semplice e meno costoso.

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  11. Salve, vorrei porre una domanda sull’A.d.s..
    Vorrei comprare un’immobile che è intestato ad una signora che non è capace di intendere e di volere a cui è stato assegnato un A.d.s.. La mia domanda è: al momento dell’atto di vendita dal notaio a chi deve essere intestato l’assegno? Alla persona che ha intestato il bene oppure all’amministratore di sostegno? grazie mille per l’eventuale risposta!
    Marcos D.

  12. Gentile Marcos,
    dipende dai poteri del’ADS. Chieda copia del decreto di nomina e sue varianti e veda l’esplicitazione dei potri conferiti dal giudice. Ad ogni buon conto, sarà anche il notaio a verificare le capacità del beneficiato.

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  13. Buongiorno avvocato,
    mi chiamo Antonino ed ho una storia un po complicata da raccontare: ho uno zio con una parentela da 4° grado vedovo, e senza figli.
    Da parecchi anni era abbandonato da una sua compagna che lo lasciava da solo, pure avendo dei fratelli, i quali non anno rapporti con lui da almeno 20 anni.
    Da circa 6 anni, io e mia moglie ci prendiamo cura di lui dove anche perchè ci donava una sua casa di cui lui avrebbe il vitalizio.
    Passati questi 6 anni si fanno vivi i suoi fratelli i quali vorrebbero l’affidamento di suo fratello, ci portano anche in tribunale dopo tante udienze il giudice tutelare decide che sono io a essere amministratore di sostegno a tempo indeterminato.
    Dopo tutte queste udienze vedo qualche cosa che non mi e chiara e volevo un consiglio: il giudice decide una somma da prelevare di non più di mille euro al mese la quale delega della pensione di mio zio; ma mio zio percepisce di pensione 900 euro al mese solamente;
    Il problema sta che nel libretto vi è incanalata l’indennità di accompagnamento di euro 470.
    Voglio dire il tribunale può decidere sulla pensione, ma non sulla pensione di accompagnamento mi posso sbagliare.
    A lei avvocato grazie.
    Tony

  14. Gentile Tony,
    non vedo perchè il tribunale non potrebbe decidere in merito all’impiego dell’indennità di accompagnamento.
    Il suo racconto forse va meglio precisato. Resto in attesa di leggerla.

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  15. Gentile staff,
    vi scrivo per sottoporvi un problema che riguarda mio padre.
    Colpito da ictus qualche anno fa, dal 2010 risiede presso una casa di riposo piuttosto costosa. Lui riceve ancora degli emolumenti e una pensione minima, ma ha anche la facoltà di gestire le sue economie liberamente. Io cerco di convincerlo ad effettuare i pagamenti delle rate mensili dell’RSA, ma lui, piuttosto che assecondarmi, spende tali cifre in altro (che io non ho modo di verificare) con il rischio eventualmente che l’RSA in cui è ricoverato possa dimetterlo.
    Personalmente io non ho le facoltà per mantenere il suo ricovero, ne’ un posto in cui eventualmente accoglierlo se dovessero davvero dimetterlo anticipatamente.

    Mio padre non ha alcun ADS attualmente, ma stavo valutando se questo problema possa essere risolto chiedendo di essere nominato io suo amministratore o se valesse la pena, in alternativa, percorrere la strada dell’inabilitazione, vista la sua parziale lucidità nel gestire il suo patrimonio.

    Cordialmente,
    E.F.

  16. Salve,
    sono un amministratore di sostegno provvisorio di mia nonna che ha 3 figli e 2 sono d’accordo con me.
    L’altro figlio non vuole che amministri io, e in questi giorni sta scoprendo che non può più prelevare soldi e pensione dalla nonna avendo lui delega.
    Racconta alla madre che io sono padrone di tutto e insomma mi mette contro l’amministrata.
    Preciso che la nonna e stata dichiarata invalida dal 2009 con demenza senile grave.
    Come posso comportarmi con questo figlio che continua a infangarmi e molestare l’amministrata che si agita e peggiora sempre di più.
    Questo figlio poi viene saltuariamente.
    Ultimamente è invece ogni giorno presente.
    La nonna viene assistita in particolare da gli altri 2 figli a in particolare da me nipote e amministratore avendo piu tempo e vivendo su lo stesso stabile.
    Come mi devo comportare con questo figlio che è contrario alla mia nomina di amministratore provvisorio.
    Tra un mese dovrò fare il giuramento ed è possibile che il giudice nomini un altro la ringrazio.
    Trovo la guida molto interessante.
    Aspetto un sua risposta e grazie ancora.
    Nicola.

  17. Gentile Nicola,
    relazioni di tutto il Giudice Tutelare, anche chiedendo istruzioni sul da farsi.

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  18. Gentile Associazione,

    Ho richiesto di essere assegnata come ADS per mia madre, sofferente di Alzhaimer soprattutto per poter essere informata sui cambi di terapia che le vengono imposti dal medico della casa di riposo dove è residente.
    Quando ho chiesto di essere aggiornata (dopo un paio di ‘incidenti’ ) mi ha risposto che ‘per mettere i puntini sulle i, lui non è tenuto ad informarmi’.
    Pensavo che con l’assegnazione avrei potuto diventare la ‘voce ‘di mia madre e proteggerla, ma ora chiedo se è vero che il medico non è tenuto ad avvisarmi o informarmi di cambi di medicinali o terapie. Sono basita ed ho paura di non riuscire sempre ad essere presente per impedire che come in passato si ripresentino dei problemi. Come posso fare?
    La ringrazio.

  19. Gentile Elisa,
    credo proprio che il medico non abbia capito il suo ruolo. Torni con una copia del suo decreto di nomina e, se l’errore persiste, relazioni il Giudice chiedendo di essere espressamente autorizzata all’uopo. Quest’ultimo sarà solo un passaggio doveroso, ma scontato.

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  20. Buongiorno,

    leggo da tempo il vostro sito che trovo molto utile ed a mia volta sono a porre un quesito . Come si deve comportare l’ads per quanto concerne i soldi del beneficiario deve sempre chiedere l’autorizzazione al giudice per investirli o può decidere liberamente come ed in che modo impiegare tale capitale ? La risposta è importante perchè mia zia a seguito di un grave incidente dovrebbe ricevere una grossa somma somma di denaro ed il decreto di nomina del giudice tutelare autorizza un limite di spesa per l’ads che non può superare i 3.000 euro .
    Grazie per la risposta

  21. Gentile Alessandro,
    grazie dei complimenti, sono sempre utili a motivarci.
    Per quanto inerisce il quesito, Le segnalo che mi pare necessaria l’autorizzazione del Giudice Tutelare. Diversamente, si potrebbe essere ritenuti responsabili di eventuali pregiudizi derivassero al patrimonio della beneficiata.
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  22. Salve, volevo avere informazioni in merito ai poteri dell’ADS.
    l’ADS può ricevere in eredità i beni dell’assistito con testamento effettuato nel periodo in cui era ADS?
    Può modificare i nominativi di beneficiari di polizza vita, inserendo il suo nome come beneficiario nel periodo in cui era ADS?
    Nel caso l’assistito muore, ADS è tenuto a comunicare ad altri soggetti che erano beneficiari di polizza vita dell’assistito, l’avvenuto decesso.
    Grazie

  23. Mi chiamo Cornali Rita e abito a Lecco.
    L’anno scorso sono stata nominata dal giudice tutelare amministratore di sostegno di mio padre.Ho presentato la documentazione tramite un avvocato il quale mi ha consegnato una copia del bilancio da presentare ogni fine anno.Volevo chiedere un’informazione al riguardo: Posso presentare autonomamente il bilancio al giudice tutelare o deve essere presentato tramite l’avvocato? Si è convocati dal tribunale stesso oppure posso depositarlo io?
    Grazie.Rita

  24. Per meglio comprendere l’istituto, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
    Gentile Antonio,
    i poteri dell’ADs sono specificati nel decreto di nomina o in successivi provvedimenti del giudice. Solo esaminando quanto disposto dal magistrato si può comprendere cosa poteva fare e non fare il beneficiato. Gli interventi di straordinaria amministrazione (come modificare le polizze vita) sono di solito da autorizzarsi da parte del giudice.

    Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
    Grazie mille.
    Cordialità.
    Avv. Alberto Vigani

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  25. Gentile Rita,
    può depositare direttamente Lei la relazione senza alcun patrocinio tecnico. Non vi sarà alcuna convocazione in tribunale, salvo che il Giudice tutelare non necessiti dei chiarimenti in casi particolari.

    Per meglio comprendere l’istituto, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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    Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

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  26. Buongiorno,
    mia nonna è affetta da demenza senile.
    Fino a Marzo 2010 è stata accudita presso il suo domicilio, dal marito, dal sottoscritto, e dalle due figlie.
    In seguito al decesso di mia mamma siamo stati costretti a ricoverarla presso una RSA ed in seguito al decesso di mio nonno, dobbiamo richiedere la pensione di reversibilità e presentare la dichiarazione di successione il che ci impedisce di “arrangiarci” come fatto finora, rendendo necessaria la nomina di un ADS per poter firmare in sua vece.

    Ho letto che il Giudice Tutelare autorizza l’ADS a compiere solo un preciso elenco di azioni nell’interesse del malato.
    Ritengo che gli atti che dovrò essere chiamato a compiere siano:
    – Gestione pratiche per la domanda e la riscossione della pensione di reversibilità.
    – Presentazione della dichiarazione di successione.
    – Pagamento delle utenze (RID bancario).
    – Pagamento della retta della RSA.
    – Autorizzazione al ricovero presso altra RSA visto che siamo in attesa che si liberi un posto presso una struttura pubblica.
    Questi atti sono compatibili con l’incarico di ADS ?

    Questi atti vanno richiesti nello specifico quando si presenta la domanda in Tribunale o nel corso dell’udienza ? Il modulo che ho trovato sul sito del Tribunale di Genova non riporta tali informazioni….

    Considerato che mia nonna è allettata e vorrei evitarle lo stress di essere trasportata in Tribunale, in che momento dobbiamo richiedere al Giudice Tutelare che le condizioni di mia nonna siano verificate presso la RSA ?E se tra la presentazione della domanda e la visita di “controllo” venisse spostata presso altro istituto ?

    Nella domanda vanno inoltre indicati i parenti ascendenti e discendenti che potranno partecipare all’udienza.
    Ci sono parenti che non hanno alcun interesse a partecipare (fratelli del marito) e non ricorrerebbero mai contro di noi per non averli avvisati; sarei quindi dell’idea di indicare solo i più vicini (le sorelle).Posso farlo, oppure sono obbligato ad indicare tutto l’albero genealogico ?

    Oltre al referto della commissione medica ASL che riconosce mia nonna affetta da handicap grave (ex l.104/92) quali altri documenti devo allegare ?

    Grazie.

  27. Salve, le pongo un quesito riguardante la figura dell’ AdS. Avendo io un congiunto non autosufficiente, con l’altro fratello abbiamo fatto domanda per divenirne, in base alla discrezionalità del giudice, amministratori di sostegno. Quest’ultimo ha deciso dopo ben 6 mesi di delegare un avvocato a questo ruolo. Premetto che nè io, nè mio fratello abbiamo una condizione economica che ci permetta di contribuire al sostegno del congiunto, anzi, già dedichiamo parte del week-end a dare il cambio alla badante per il riposto che le spetta. In sostanza può l’AdS imporci qualunque emolumento economico dove la pensione non basti a coprire il fabbisogno del medesimo? Grazie per la risposta.

  28. Gentile Milena,
    dipende da chi è il congiunto. In alcuni casi vi può essere l’obbligo di cui all’art. 433 del cod. civ.

    Art. 433 Codice Civile
    Persone obbligate.
    All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine:
    1) il coniuge [ 129 bis, 156 comma 3];
    2) i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali;
    3) i genitori [ 279] e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti;
    4) i generi e le nuore;
    5) il suocero e la suocera;
    6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali [ 439].

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  29. Gentile Sergio,

    Lei è molto preciso e cercherò pertanto di rispondere per punti:
    – tutti gli atti che lei ha indicato sono compatibili. Visto che ne è già a conoscenza, li indichi in ricorso come oggetto della nomina di modo che il Giudice possa già autorizzarli analiticamente ed evitarle, un domani, ulteriori istanze di conferma;
    – indichi in ricorso che sua Nonna non è deambulante: sarà così il Giudice a recarsi presso la RSA;
    – se venisse spostata, ne dia immediatamente comunicazione in pendenza dell’udienza;
    – indichi i parenti stretti di sua Nonna: i cognati – che sono affini e non parenti – possono essere indicati magari precisando che i rapporti sono molto sporadici;
    – alleghi il referto medico e, se questo non fosse esaustivo, la documentazione clinica che conferma spiega la patologia in essere.

    Qui trova un esempio di ricorso: https://www.amministratoridisostegno.com/ricorso-per-ads/

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  30. Gentilissimo Staff,
    vorrei sapere cortesemente quali assicurazioni permettono di stipulare una polizza r.c. che copra l’attività compiuta come amministratore di sostegno, avendo contattato varie assicurazioni, ma senza esito positivo. La ringrazio.
    Valentina

  31. Gentile Valentina,
    non mi consta che ci siano polizze per eventuali responsabilità dell’ADS. Questa infatti non è una professione o un lavoro e resta un incarico permeato dalla gratuità, salvo il rimborso spese.

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  32. Gent.mo avvocato
    sono amministratore di sostegno di mio marito in stato vegetativo da due anni;
    lui è ricoverato in una struttura ed io con la sua pensione ed accompagnatoria dovrei pagarne la retta.
    Lo scorso anno ho dovuto invece pagare debiti da lui fatti negli anni precedenti alla malattia con privati, in quanto disoccupato e dedito al gioco: questi ammontano a 20.000,00 euro.
    Naturalmente non posso dimostrare al giudice questo, vorrei sapere a quali problemi posso andare incontro.
    Preciso che non ci sono altri redditi e nessuna proprietà.
    La ringrazio fin d’ora Cordiali saluti
    Alda

  33. Gentile Alda,
    sono rammaricato di doverle segnalare che vi possono essere profili di rilevanza penale. Si rivolga pertanto ad un legale che esamini la vicenda nella sua complessità e la consigli con conoscenza di causa.

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  34. Buongiorno,
    scrivo da un servizio pubblico che ha in carico ed affido del Tribunale dei Minori un adolescente minore (maggiorenne tra ca. due mesi) per il quale riteniamo opportuno chidere ricorso per ads (con urgenza).
    Secondo voi, è possibile preventivare se è più rapida la nomina di un ads provvisorio tramite ricorso nostro al P.M. oppure il ricorso del genitore al giudice tutelare?
    grazie.
    Federico

  35. Gentile Federico,
    la mia piccola esperienza mi direbbe che un’istanza dell’ente, ben documentata clinicamente ed indirizzata al PM, dovrebbe generare una corsia preferenziale. E quindi essere più celere. Non posso però celarle che ogni tribunale fa storia a sè e residua perciò un margine di dubbio. Se vuole una profezia, direi 90 % a favore del PM.

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  36. Gentile Nicola,
    suggerirei di presentare immediatamente ricorso per la nomina dell’amministratore di sostegno, evidenziando la Vostra urgenza e chiedendo anche la nomina di un ADs provvisorio nelle more dell’udienza per la nomina del definitivo.
    Sarà anche opportuno andare dal Giudice a segnalare il caso particolare e le necessità imminenti.

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  37. Gentile avvocato,
    quanto dettagliato deve essere il rendiconto/relazione annuale che un ADS deve presentare al Giudice Tutelare?E’ vero che per ogni spesa, anche minima ci deve essere lo scontrino?E come si fa per i servizi che non sono quantificabili? Un’amica di mia zia che vive in casa di riposo e di cui sono ADS (ma vivo a 80 km di distanza) ogni tanto va dal paese vicino in macchina a sistemare la tomba di famiglia, va ad arieggiare la sua casa, controlla il funzionamento degli impianti etc.,prende la posta ed esegue altre piccole mansioni…..cosi come faceva anche quando mia zia stava ancora in casa. Lo fa per abitudine, affetto, ma comunque per lei e’ un onere. E come riconoscere le piccole spese che mia zia ha in Casa di risposo, dove per una piccola mancia ha la parrucchiera, la manicure,la lettura dei giornali…quindi piccoli servizi da parte di persone volonterose, ma non volontari e nemmeno artigiani o liberi professionisti che rilasciano lo scontrino?
    In attesa delle sua gentile risposta la saluto cordialmente
    Letizia

  38. Gentile Letizia,
    le spese correnti possono essere indicate genericamente senza piè di lista. Chiaramente non possono uscire dalla normale entità che le rende di piccola importanza. Per le spese non documentate è lo stesso Giudice di solito a provvedere alla quantificazione delle spese mensili che vanno oltre a retta e spese documentate prevedibili e previste.

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  39. Salve,
    sono contento di aver trovato una pagina web dedicata a questi tipi di problemi e vi ringrazio con tutto il cuore …vi spiego in poche parole il mio problema, mio padre affetto da schizzofrenia da quasi 20 anni prat. dopo la mia nascita , dopo diverse denunce di mia madre , vicini di casa o persone a cui dava fastidio periodicamente in un determinato periodo dell’anno è stato rinchiuso in un o.p.g. fino a non so per quanto tempo ancora!! spetterà forse al giudice . La cosa che mi preme di più è il fatto che quel posto non fa altro che peggiorarlo ai colloqui ho assistito a delle scene di altri pazienti allucinanti che non ho mai riscontrato in mio padre anche nel suo periodo più buoi, quello che volevo chiedervi è, se riuscissi a far ritirare qualche denuncia è possibile spostarlo da quella struttura e farlo ricoverare in un’ altra più adeguata diventando tramite un’avvocato l’ adss di mio padre?
    grazie grazie
    toni

  40. Gentile Antonio,
    il caso di cui Lei parla è senz’altro complesso e un ADS all’uopo nominato potrebbe valutare con il Giudice Tutelare il da farsi. Veda se il caso di chiedere la nomina di un ADS a favore di Suo padre, previa verifica della situazione esistente.

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  41. Buongiorno! Io sono tutore di mio fratello e volevo chiedere come fare, qualora sia possibile, per rendicontare spese sostenute senza ricevuta o fattura. Ringraziando della gentilezza, saluto cordialmente.

  42. SALVE,
    SONO UN BANCARIO E AVREI UN QUESITO DA SOTTOPORRE…UN MIO CLIENTE HA PORTATO NEL 2007 UN DECRETO DI NOMINA DI AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO (LA SORELLA) A TEMPO INDETERMINATO. AL PUNTO DUE IL GIUDICE HA SCRITTO CHE IL BENEFICIARIO HA SEMPRE LA POSSIBILITA’ DI COMPIERE TUTTI GLI ATTI DI ORDINARIA E STRAORDINARIA AMMINISTRAZIONE. IL CLIENTE HA CONTO CORRENTE CON BANCOMAT E DEPOSITO TITOLI…VORREI SAPERE ALLORA SE PUO’ FIRMARE SOLO IL BENEFICIARIO I PRELIEVI DEL CONTO E LA VENDITA DEI TITOLI OPPURE SE SERVE LA RATIFICA DELL’AMMINISTRATORE PER OGNI OPERAZIONE OSSIA LA SUA PRESENZA IN BANCA O UNA FIRMA DI CONFERMA DELL’OPERAZIONE?
    GRAZIE MILLE.

  43. Gentile Andrea,
    ne dia spiegazione in relazione sapendo che quanto non è documentato può essere spiegato per le spese correnti, ma non per attività straordinarie.

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  44. Gentile Pani76,
    se il provvedimento lascia anche gli atti di straordinaria amministrazione al beneficiato significa che l’ADS non è stato nominato per coadiuvare la volontà del beneficiato ma solo per affiancarlo e sotituirlo ove necessario. Per l’effetto il beneficiario non è privato di alcunchè avendo ogni diritto di disporre del suo patrimonio.

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  45. Buongiorno,
    Le vorrei chiedere quali sono i doveri dell’amministratore di sostegno da un punto di vista umano più che patrimoniale. Per esempio l’amministratore può essere tenuto ad accompagnare il beneficiario alle visite in ospedale, o tutto è legato all’oggetto dell’incarico ex art. 405 comma 3 n.3?
    Grazie mille

  46. Ho uno pro-zio di 91 anni al quale è stato assegnato un amministratore di sostegno. Nessun parente, ha solo nipoti di primo grado e secondo, è stato avvisato della cosa.
    L’informazione mi è stata data dall’assistente sociale della casa di riposo in cui risiede. Premetto che mio zio è stato dichiarato capace di intendere e volere però non è in grado da solo di chiedere un amministratore di sostegno, credo sia anche ovvio. Assistenti sociali, infermieri ect sanno tutti dell’esistenza dei nipoti ma nessuno ci ha avvisato. Ritiene che ci sia un vizio di forma nelle procedure eseguite?
    Grazie per la risposta
    Nicoletta

  47. Gentile Lorenzo,
    perdoni la franchezza ma non ci sono dovrei di un ADS dal punto di vista umano differenti da quelli di qualunque altra persona. L’amministratore di sostegno risponde al giudice tutelare nella misura di cui alle disposizioni codicistiche. Le linee di condotta etiche possono poi chiaramente variare a seconda del rapporto personale che ciascun Amministratore ha con il suo beneficato: è chiaro che un figlio avrà obblighi morali e giuridici differenti da quelli di un commercialista o un avvocato esterni alla famiglia.

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  48. Gentile Nicoletta,
    sono incerto che sia stato effettivamente nominato un ADS senza comunicazione ai congiunti. Forse è ancora in corso di nomina.
    Il Giudice, al momento del deposito del ricorso, fissa apposita udienza per sentire il beneficiato e in tale sede indica i parenti a cui deve essere notificato il detto decreto. Il ricorso deve infatti indicare i prossimi congiunti.
    Ad ogni buon conto, poichè la nomina dell’ADS deve essere iscritta nei pubblici registri di Stato Civile, controlli presso l’anagrafe cittadina o si rechi direttamente presso la cancelleria della volontaria giurisdizione del tribunale del luogo di residenza, estragga quindi copia degli atti e veda a che punto è la procedura.
    Se vi è stata nomina dell’ADs in difetto di comunicazione si rivolga ad un avvocato esperto di diritto di famiglia e della persona e impugni.

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  49. Salve, io e mia sorella rispettivamente protutore e tutore di nostro fratello ci siamo recati alle poste per l’apertura di un conto corrente per la riscossione della pensione, il problema che abbiamo e sul rilascio del bancomat per operare sul conto, mi spiego meglio ci siamo rivolti al giudice tutelare presentando una domanda nella quale si richiedeva l’apertura di un cc postale e il rilascio di un bancomat ad esso collegato ed il giudice ha rilasciato autorizzazione con effetto immediato ma alle poste dicono che non possono rilasciare la carta collegata al conto, cosa possiamo fare visto che di volta in volta preleviamo per le spese ordinarie grazie.
    Marco

  50. Gentile Marco,
    poichè parlate di tutore e protutore credo si tratti di tutela e quindi interdizione. Ad ogni buon conto credo si tratti di una questione interna all’istituto di credito. Cambiatelo.

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