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Amministratore di Sostegno

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    • Buongiorno,

      sono già amministratore di sostegno da quasi 5 anni di mio padre. Fino ad ora particolari problemi di gestione amministrativa e personale non ce ne sono stati, ed il rendiconto annuale al Giudice Tutelare è sempre andato bene.
      Mia madre, gravemente ammalata da tanti anni ed assistita da regolare badante, è venuta a mancare recentemente. Essendo mio padre persona autosufficiente ma molto anziano, abbiamo ben pensato di comune accordo con i fratelli di dare continuità al servizio di badante con la medesima persona. Ho però fatto presente ai famigliari in veste di ADS, me compreso, che le precarie condizioni economiche dell'assistito, assottigliatesi anche dalla mancanza della pensione della mamma venuta a mancare, non avrebbero potuto far fronte alle spese di gestione ordinaria dell'assistito. Dopo varie comunicazioni di carattere verbale ed ufficiale, attraverso l'uso anche di più mail, sostanzialmente non ho ricevuto risposte concrete, oppure solo rimandi nelle decisioni. Mi trovo ora quindi in difficoltà economiche per l'assistito, alle quali ho più di qualche volta provveduto personalmente a saldare, ma non posso continuare sempre da solo. La mia posizione è quindi di stallo, pur avendo citato ai fratelli l'obbligo per legge di contribuire agli alimenti ed alle spese, e mi trovo nel contempo in una specie di cortocircuito per la mansione che ricopro e per il grado mio di parentela, forse sarebbe stato più opportuno un ADS esterno, sarebbe stato sicuramente più ascoltato.

      Cosa posso fare in questa situazione? Devo rivolgermi al Giudice Tutelare con un protocollo particolare?

      Vi ringrazio sin d'ora per l'aiuto che potrete darmi

      Cordialmente

      Luigi

      • Gentile Luigi,
        sicuramente è opportuno rappresentare la cosa al Giudice Tutelare e darne relazione compiuta sul punto.
        Potrebbe altresì essere utile chiedere la nomina di un curatore speciale affinchè chieda ai tutti i familiari di partecipare al sostentamento degli ascendenti bisognosi (art. 433 cod. civ.).

        L'art. 433 del codice civile stabilisce l'ordine gerarchico delle persone tenute all'obbligazione degli alimenti.
        Fondamento dell'obbligazione alimentare di cui all'art. 433 del codice civile è il diritto all'assistenza materiale della persona priva di mezzi e che prima veniva mantenuta dalla famiglia.
        Il diritto agli alimenti di cui all'art. 433 del codice civile è personalissimo: non può essere oggetto di cessione, nè di compensazione, non può essere sottoposto ad esecuzione forzata, è intrasmissibile, irrinunciabile e imprescrittibile.
        I presupposti dell'obbligazione degli alimenti sono: a) un rapporto di parentela, affinità, adozione o una intervenuta donazione; B) lo stato di bisogno dell'avente diritto accompagnato dall'impossibilità di provvedere al proprio mantenimento; c) la capacità economica dell'obbligato.

        Art. 433 Codice Civile
        Persone obbligate.

        All'obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell'ordine:
        1) il coniuge [ 129 bis, 156 comma 3];
        2) i figli legittimi o legittimati o naturali o adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi, anche naturali;
        3) i genitori [ 279] e, in loro mancanza, gli ascendenti prossimi, anche naturali; gli adottanti;
        4) i generi e le nuore;
        5) il suocero e la suocera;
        6) i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con precedenza dei germani sugli unilaterali [ 439].

        Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all'Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio di un legale associato e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

        Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
        Grazie mille.
        Cordialità.

        Paola
        Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

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    • Mia sorella ha avuto un danno cerebrale ed è ricoverata in una struttura ospedaliera per la riabilitazione. Ha perduto l'uso della parola ma comprende tutto. In vista del rientro a casa stiamo organizzando perché la terapia riabilitativa continui e questo richiederà prelevare dal suo conto bancario. Su questo da tempo può operare la figlia con una delega. Ma ora mia sorella dovrebbe firmare un contratto di affitto di un immobile di cui è comproprietaria. Per questo sarebbe necessario un amministratore di sostegno e mi sarebbe proposto questo ruolo. Io ho dato la mia disponibilità ma desidero che ad avere rapporti con la banca continui la figlia. La domanda: è questo uno scenario possibile o con l'amministrazione di sostegno quella delega in banca non è più valida? Grazia.

    • Sono sposata in seconde nozze ed entrambi abbiamo avuto figli dai precedenti matrimoni. Da circa un anno mio marito si è ammalato di demenza degenerativa di tipo alzheimer e abbiamo conto cointestato. Sono io e i miei figli ad occuparci di lui mentre i figli di mio marito battono solo cassa e vorrebbero interdirlo. A tal proposito lui ha parlato col direttore di banca e ha voluto regalare ingenti somme di denaro ai miei figli per acquistare un immobile con me usufruttuaria e i miei figli proprietari così da assicurare una più equa divisione del beni. Nei mesi la malattia però è degenerata e ora i suoi figli hanno messo un avvocato facendo ricorso e chiedendo un tutore a sostengno e pretendendo inoltre chiarimenti su queste donazioni verso le quali sono stati tenuti volutamente ,da mio marito , allo scuro e per le quali, mi domando, in che modo ne siano venuti a conoscenza visto che mio marito non ha mai reso noto il nostro numero di conto né ha mai autorizzato controllo da parte dei figli. Come devo comportarmi? E con le donazioni ai miei figli?cordialmente

    • sono il beneficiario di una eredità lasciata da uno zio che era assistito da un AdS, con il quale non ho mai avuto rapporti.
      il GT del Tribunale di Milano chiede all 'AdS il deposito del rendiconto finale corredato dalla firma degli eredi del beneficiario. è prassi corretta che i beneficiari di una eredità sottoscrivano il rendiconto finale dell'AdS senza aver la possibilità di verifica dei conteggi da presentare?

    • Buongiorno voglio fare una domanda è morto mio fratello interdetto dopo aver fatto tutti i documenti necessari per erdita abbiamo presentato all'agenzia entrate la successione senza avere risposta sulla quota da pagare se io presento alla banca una copia della successione già redatta e consegnata all'agenzia entrate con all'interno patrimonio del defunto senza ancora aver pagato la quota di successione la banca può sbloccare i conti del defunto e avere eredita? Se per cortesia mi può dare una risposta la ringrazio anticipatamente

    • é stato nominato un Amministratore di sostegno per mia figlia residente in un comune lontano da me circa 20 Km.

      E possibile da parte mia fare richiesta di copia del rendiconto annuale presentato dall’amministratore di sostegno e a chi rivolgermi.

      Grazie per la vostra cortese risposta e cordiali saluti.

      Mary

      • Salve mari,
        si ma non verrà accolta
        Cordialità.
        Paolo Pavoncello
        Staff Associazione Amministratori di Sostegno