Ricorso in proprio per nomina a se stessi di un amministratore di sostegno

COSA FARE SE SI VUOLE NOMINARE IL PROPRIO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO?

Ricorso in proprio per nomina a se stessi di un amministratore di sostegno

Non tutto nella vita si svolge secondo le previsioni di ciascuno di noi e, talvolta, può anche capitare di dover prendere in considerazione l’ipotesi in cui non si sarà più autonomi, o non lo si sarà per un certo periodo (ad esempio a seguito di un intervento chirurgico, durante la correlata convalescenza).

Il Ricorso in proprio per nomina a se stessi di un amministratore di sostegno

In tali frangenti, la perdita di autonomia potrebbe non essere stata gestita in previsione, così lasciando alle persone a noi più prossime il dover affrontare la strutturazione giuridica di tale situazione. In altri casi vi sono però persone caute che si organizzano in proprio impostando in modo pianificato la gestione della propria incapacità anche fornendo una previa  espressione vincolante della propria volontà. Questo può accadere con la richiesta in proprio di un amministratore di sostegno per i momenti futuri in cui si sà che non si sarà più indipendenti oppure, anche per il presente, in affiancamento alla propria operatività odierna.

Per consentire un più facile accesso a questo tipo di percorso pubblichiamo di seguito un esempio di ricorso in proprio per la nomina di amministratore di sostegno da depositare in tribunale.

Avv. Alberto Vigani

TRIBUNALE ORDINARIO DI VENEZIA
SEZIONE DISTACCATA DI SAN DONA’ DI PIAVE

***

Istanza in proprio di nomina di Amministratore di Sostegno
(art. 404 e ss. cod. civ. e 3 legge n. 6/2004)
***
RICORRE NEL PROPRIO INTERESSE

la signora Verdi Paola, nata il 01 febbraio 1927 a Eraclea (VE) ed ivi residente in via Fausta n.32 (doc. 1), (c.f.: ________________), rappresentata e difesa dagli Avv.ti Alberto A. Vigani (c.f. __________________) (a.vigani@ pec. Avvocati. venezia.it) e Cristiana Stevanato (c.f. ________________________) (c.stevanato @pec .it) del Foro di Venezia ed elettivamente domiciliate presso il loro studio di Eraclea (VE), via Fausta n. 52, con indirizzo di posta elettronica info[@]avvocati.venezia.it, e recapito fax al n. 0421.232444, per procura a margine del presente atto, al fine di svolgere cortese

ISTANZA

di nomina di amministratore di sostegno per la medesima ricorrente signora Verdi Paola;

PREMESSO

1. che la sig.ra Paola Verdi è affetta da Artrosi temporomandibolare degenerativa in fase evolutiva avanzata diagnosticata da…
2. che la ricorrente vive sola e non ha mai ricevuto assistenza o attenzioni di sorta dai parenti viventi, con i quali non si è mai instaurata alcuna vicinanza affettiva;
3. che la signora Verdi, ancora in possesso delle proprie facoltà intellettive necessita al momento di un intervento di mero supporto da parte dell’amministratore di sostegno che non la privi del proprio potere dispositivo e della propria capacità d’agire pur attribuendo al medesimo fiduciario un potere dispositivo concorrente e, se del caso, in grado di sostituirla nell’esplicazione delle attività anche decisionali occorrenti;
4. che la signora Verdi desidera che Le sia nominato quale amministratore di sostegno il dott. Aldo Rossi, nato il 16.12.1969 a Caorle, residente a Musile di Piave, via Italia n. 1, alla luce del rapporto di fiducia reciproca che nel tempo si è venuto a creare;
5. che, attualmente, la ricorrente necessita di aiuto nell’adempimento di alcune delle proprie incombenze quotidiane: in particolare nella riscossione della pensione, nel pagamento delle utenze, nella denuncia dei redditi e nei vari adempimenti contabili, nella gestione delle visite mediche e delle relative verifiche e analisi, nell’approvvigionamento dei medicinali, ma anche nella gestione della casa e del giardino e tutto ciò senza pretesa di esaustività;
6. che, pertanto, la signora Verdi reputa opportuno che l’amministratore, nell’esercizio delle sue funzioni di assistenza, sia coadiuvato anche da propri collaboratori di fiducia;
7. che la signora Verdi reputa anche doverosa la determinazione di un compenso per l’amministratore e per i suoi collaboratori che sia proporzionato alla quantità e qualità di lavoro svolto;
8. che la signora Verdi, attualmente ancora nel pieno delle proprie facoltà mentali, intende investire del ruolo di proprio amministratore di sostegno la medesima persona individuata al punto 4 della presente scrittura anche laddove ella venisse a trovarsi in stato di incapacità di intendere e di volere.

***

Tanto premesso i sottoscritti avvocati nella veste ut supra

FORMULANO CORTESE ISTANZA DI NOMINA

del signor Dott. Aldo Rossi, quale “Amministratore di Sostegno” della signora Verdi Paola, a norma degli artt. 404 e s.s. del cod. civ..
I poteri dell’ADS, dovendo essere commisurati alle esigenze del Beneficiario, non potranno che concernere inizialmente gli atti di amministrazione ordinaria sopra individuati, che saranno concorrenti con il mantenimento del potere dispositivo della signora;
Per l’effetto si chiede che il nominando Amministratore di sostegno sia incaricato di compiere tutti gli atti di amministrazione ordinaria che si rendano necessari alla ricorrente per la gestione delle pratiche quotidiane come meglio specificati al punto 5.
Fin tanto che la signora non perderà la propria capacità intellettiva è opportuno che Le sia mantenuto il potere dispositivo anche economico che la stessa risulti in grado di gestire, salvo l’intervento del nominando amministratore in supervisione e in assistenza , se richiesto dalla medesima.
In seguito, se la signora non dovesse più essere in grado di intendere e di volere, il prescelto amministratore di sostegno la dovrà sostituire nella gestione dell’ordinaria e della straordinaria amministrazione, previa, in quest’ultimo caso, autorizzazione del Giudice tutelare o del Tribunale.

***

A fronte della diagnosi medica che non presenta prospettive di miglioramento (vedasi documentazione clinica dimessa), è opportuna una assunzione di incarico a tempo indeterminato fornendo il previsto rendiconto annuale della propria gestione.
La signora Verdi chiede di essere sentita dall’ill.mo Giudice adito, con cortese sollecitudine così da poter esprimere anche personalmente le proprie volontà, senza che ciò Le sia impedito dal possibile imminente blocco nella deambulazione o nella propria capacità di intendimento.

***

Il procedimento è esente da contributo unificato e da registrazione ai sensi dell’art. 46 bis. disp. att. cod. civ..

Si producono:
1. copia documento di identità della ricorrente;
2. copia provvedimento del direttore generale dell’Ulss 12 Veneziana di concessione di trattamento pensionistico a favore di Verdi Paola;

***
DICHIARAZIONE PER LE COMUNICAZIONI E LE NOTIFICHE. I sottoscritti procuratori dichiarano di voler ricevere le notifiche e le comunicazioni anche via telefax al numero 0421.232444; e-mail: info[@]avvocati.venezia.it,

Con osservanza.

Eraclea, lì 14 febbraio 2012

Avv. Alberto A. Vigani                                           Avv. Cristiana Stevanato

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PER SAPERNE DI PIU’ SULL’AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO, ORA GUARDA LA VIDEOGUIDA NELL’INTERVISTA QUI SOTTO

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admin112

View Comments

  • Gentile Avvocato Alberto Vigani,
    può essere obbligato un individuo controvoglia e senza necessità ne volontà dell’Ospite di una RSA ad assumere il ruolo di ADS?
    Ho la mia Compagna ospite in una R.S.A. di grande livello in Italia.
    Da una vita sono il gestore del patrimonio. Sono Delegato con firma in tutti i suoi rapporti finanziari. Provvedo alla gestione delle spese della retta e del supplemento mensile della accompagnatrice. E’ autonoma sotto il profilo fisico e psichico. Tuttavia nella R.S.A. è circondata da persone che sovente la truffano con la circonvenzione di incapace con perdite di denaro. Gode del privilegio di uscire dalla residenza quotidianamente, con l’accompagnatrice, per acquisti e pranzare sistematicamente in ristorante. In questi giorni viene costretta ad accettare una pseudo villeggiatura in un Albergo, senza servizi medici ne assistenza, già prenotata dai procacciatori interni. Con ovviamente il pagamento di una retta supplementare di 12.000,00 euro al mese.
    Personaggi emergenti nei momenti di necessità di pompe funebri. Le rimostranze della mia Compagna all’insaputa dei fatti e la mia protesta con la Direzione di questa R.S.A. chiedendo legittimi chiarimenti, non hanno avuto corso per intercettazione da parte dei procacciatori, della mia corrispondenza e l’avviso, per aver interferito nella loro operazione, di aver avviata la pratica della mia nomina a Amministratore di Sostegno.
    Una prima risposta la pensiamo noi due. Non vogliamo burocratizzare i nostri rapporti.
    Niente Tribunale, niente Giudice. Quindi rifiutiamo e ci opponiamo, salvo abbandonare questa R.S.A. per un’altra.
    Cosa pensa di questo aspetto negativo del preludio di un ADS?

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