L’ Amministratore di Sostegno

GUIDA BREVE: AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

GUIDA AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO

Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004. Lo scopo è quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa.

Citando proprio l’art 1 della Legge 6/2004 si può dire che si tratta di un nuovo istituto di protezione avente la funzione di “tutelare … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.

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Riferimenti legislativi

Legge n. 6/2004

  • A chi è rivolta la nuova legge istitutiva dell’Amministratore di Sostegno

A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana.

  • Finalità della legge

Tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell’espletamento delle funzioni della vita quotidiana mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente in grado di andare incontro alle loro esigenza, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro).

Per questa ragione il ricorso per la nomina dell’amministrazione di sostegno deve specificare l’atto o le tipologie di atti per il quale è richiesta l’assistenza.

  • Chi può fare la richiesta (ricorso)

Il ricorso può essere presentato direttamente al Giudice Tutelare, in alcuni casi anche senza avvocato, da:

  1. beneficiario (persona interessata), anche se incapace;
  2. familiari entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o sorelle,nonni, zii, prozii, nipoti, cugini;
  3. gli affini entro il 2° grado: cognati, suoceri, generi, nuore;
  4. il Pubblico Ministero;
  5. il Tutore o Curatore.
  • Chi deve fare la richiesta (ricorso)

I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e nell’assistenza della persona, venuti a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l’apertura del procedimento di ammininistrazione di sostegno, sono obbligati ad proporre il ricorso al Giudice Tutelare.

  • Quando fare la richiesta (ricorso)

Per chiedere la nomina di un amministratore non è sufficiente che la persona sia incapace: occorre che vi sia pure un interesse attuale e concreto al compimento di atti per i quali è necessario l’amministratore di Sostegno e che l’interessato non potrebbe compiere da solo.

  • A chi fare opposizione al ricorso

Alla Corte d’Appello a norma dell’art. 739 cpc; contro il decreto della Corte d’Appello alla Cassazione.

  • A chi rivolgersi

Per informazioni direttamente al Tribunale di competenza o allo Sportello ADS presente presso i vari Tribunali, attraverso la posta elettronica.

  • A chi indirizzare la richiesta (ricorso)

Il ricorso deve essere presentato al Giudice Tutelare (esempio del ricorso si ritira presso il Tribunale stesso o può essere scaricato dal sito) del luogo ove vive abitualmente la persona interessata (se ricoverata permanentemente presso una residenza per anziani o altra struttura è competente il Giudice del luogo di ricovero).

Il ricovero temporaneo (es. per riabilitazione) invece non influisce sul luogo ove presentare la domanda, che resterà determinato in base alla residenza).

  • Durata dell’incarico

La durata dell’incarico di Amministratore di Sostegno può essere a carattere:

  1. temporaneo,
  2. indeterminato,

vedi art. 405 comma 5 n. 2 del Codice Civile.

Il decreto emesso del Giudice decide la durata dell’incarico e i poteri attribuiti all’Amministratore di Sostegno. Detto decreto viene annotato nei registri di stato civile del comune di residenza e di nascita del beneficiato a margine del suo atto di nascita. Il decreto che dispone l’Amministrazione di Sostegno e delimita i poteri dell’ADS può sempre essere modificato per esigenze che si manifestino nel corso della vita del soggetto interessato.

L’amministratore di sostegno, dopo la nomina, presta il giuramento di svolgere il proprio incarico con fedeltà e diligenza e da quel momento può iniziare a svolgere la sua funzione. L’amministrazione di sostegno può sempre essere revocata qualora ne vengano meno i presupposti che la hanno necessitata o se essa si riveli non idonea a realizzare la tutela del beneficiario.

  • Poteri dell’amministratore e limiti del beneficiario

I poteri dell’amministratore di sostegno, vengono plasmati dal decreto di nomina (emesso dal Giudice Tutelare) nel quale vengono definiti gli atti specifici che l’amministratore può compiere in nome e per conto del beneficiario e gli atti che possono essere compiuti in assistenza. Il giudice con la sua decisione deve proteggere la persona, i suoi bisogni e rispettare le sue richieste nei limiti della tutela della persona stessa. A seguito dell’istituzione della misura di protezione, il beneficiario conserva in ogni caso una sfera di capacità, con riguardo a due categorie di atti: – gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana (art. 409 c.c.) – gli atti per i quali la sua capacità non ha subito limitazioni.

  • Cosa contiene il decreto di nomina

Il decreto di nomina dell’amministratore di sostegno deve contenere:

  1. Le generalità della persona beneficiaria e dell’Amministratore di sostegno,
  2. La durata dell’incarico che può essere anche a tempo indeterminato,
  3. L’oggetto dell’incarico e degli atti che l’Amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario,
  4. Gli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno,
  5. I limiti, anche periodici, delle spese che l’Amministratore di sostegno può sostenere con l’utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità,
  6. La periodicità con cui l’Amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

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917 Comments

  1. Gentile Antonio,
    faccia visitare suo zio da uno specialista e, se il referto è purtroppo positivo, presenti ricorso per la nomina di ADS.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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    Cordialità.

    Alessandra
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  2. Bhe riguardo alla situazione già descritta ho verificato che l’ADS ha ricevuto una causa di lavoro dalla badante e ancora mi viene negata la copia integrale del fascicolo ADS ma, può essermi impedito ora che sono erede ?
    L’ADS risponde direttamente per la causa ? e al giudice che doveva controllarne l’operato è possibile imputare la responsabilità ?
    ho saputo di questa causa solo dopo che sono diventato erede e prima nessuno mi ha detto nulla eppure l’udienza è stata solo qualche giorno fa
    Normale tutto questo in aggiunta a quello che avevo già scritto prima ?

  3. Salve,
    mia sorella è diventata tutrice di mia madre a mia insaputa. Premetto che mia madre è affetta da demenza senile e abbiamo fatto domanda per ricevere un eventuale pensione di accompagnamento. Mia sorella ha svolto lei tutte le pratiche necessarie omettendo a me e ai miei fratelli che è diventata tutrice di nostra madre.
    Ora vorrei sapere, è possibile che il giudice l’abbia nominata tutrice senza il consenso di tutti noi che siamo figli come lei?

  4. Gentile Katia,
    mi pare strano che non fosse stato instaurato il contraddittorio con i congiunti più stretti. Chieda copia del fascicolo al Tribunale e lo porti ad un legale per un parere.
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    Alessandra
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  5. Salve, vorrei un’informazione:
    nel 2007 io, i miei due fratelli e mia mamma abbiamo ereditato una casa da mio padre, mia mamma è malata di Parkinson e parzialmente cieca e quindi abbiamo nominato mia sorella come suo amministratore di sostegno (ex artt. 404 e segg. c.c.) ora dobbiamo vendere questa casa, essendo mia mamma capace di intendere e volere dobbiamo per forza nominare un amministratore straordinario o basta la presenza di mia mamma dal notaio? Il denaro che mia mamma percepirà lo vuole donare a noi figli, ci sono problemi avendo un amministratore di sostegno?
    Grazie

  6. Gentile Caterina,
    dipende da quelle che sono le incapacità di sua madre e quali sono i poteri del’ADS. Non credo che il notaio, in presenza di ADS, stipulerà alcunchè senza che lo stesso sia presente ed autorizzato, salvo diverso decreto del Giudice Tutelare. Per quanto riguarda i proventi della vendità temo si dovrà farsi autorizzare dal Giudice, che molto difficilmente consentirà a qualche donazione.
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    Alessandra
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  7. Salve Avvocato,
    nel giro di alcuni anni sono venuti a mancare mia zio, mio nonno e circa un mese fa anche mio padre….mi trovo adesso nella situazione di dover provvedere alle necessità straordinarie di mia nonna (pagamento bollettini, ritiro contanti tramite bancomat, accompagnamento a visite….).
    Purtroppo mi sto rendendo conto che mia nonna è sempre meno autosufficiente ma, per orgoglio, NON VUOLE minimamente aver nessuno che le faccia da amministratore di sostegno.
    Se presento la domanda personalmente, contro il volere di mia nonna, che probabilità ho che il giudice accetti la mia richiesta?
    Cordiali Saluti
    Ferroni Stefano

  8. Gentile Stefano,
    la scelta del giudice non dipende dalla sola volontà del potenziale beneficiato ma anche dalle sue oggettive necessità. Quindi egli valuterà in concreto la situazione e deciderà di conseguenza, magari gradando i poteri ed i compiti assegnati all’amministartore di sostegno, anche se sua nonna non desse il suo parere favorevole.
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    Alessandra
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  9. Gentile Maurizio,
    se la sua è una domanda, la risposta è NO! L’ADS ha il solo compito di perseguire gli interessi del beneficiato e non altro.
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    Avv. Alberto Vigani

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  10. Buongiorno

    mio suocero ha l’ADS che è il marito della sorella di mia moglie.
    Il codice prevede la possibilità di una donazione in denaro alle figlie attraverso la richiesta al giudice da parte dell’ADS.
    Grazie

  11. Buona sera, Le chiedo gentilemente un consiglio vista la mia difficile situazione famigliare, in breve ho una nonna affetta da demenza senile che allo stato attuale praticamente è in stato vegetativo orma da parecchi anni, la stessa ha tre figlie (di cui una è mia madre), che hanno già ereditato tutti i beni di possesso della sig.Ines (nonna), a cui però è rimasto l’usofrutto. Ora la mia nonna è assistita da una badante, che percepisce uno stipendio mensile, tutte e due risiedono in uno degli appartamenti di proprietà della usufruttuaria. Il problema ora cominciano ad essere i soldi che mancano, a parte la pensione di circa mille ero, che non arriva a coprire nemmeno lo stipendio della badante, non ci sono ulteriori fondi per coprire tutte le altre spese. la situazione famigliare tra le tre sorelle non è sicuramente buona, le stesse non si parlano nemmeno. Per questo le chiedo se attraverso la procedura di nomina di un amm.re di sostegno, che non sarà sicuramente uno della famiglia, visto che non si troverebbe mai un accordo, si potrebbe nominare un esterno, che gestisca tutto il patrimonio (formato da:una casa,un appartamento dove la stessa vive, e un fabbricato rurale), questo per consentire una giusta gestione. Allo stato attuale le due sorelle usofruiscono dei fabbricati (dati in affitto) intascandosi i soldi, mentre mia madre che ha in eredità l’appartamento dove mia nonna vive, sostiene di tasca sua tutte le spese necessarie in aggiunta alla pensione della nonna.
    > Grazie

  12. Gentile Alessandra,
    credo che non vi sia controindicazioni alla nomina di un ADS che provveda a gestire la situazione descritta e chieda al Giduice Tutelare l’autorizzazione a vendere parte degli immobili per creare la provvista finanziaria necessaria a mantenere sua nonna. Faccia anche riferimento a quanto descritto in risposta ai commenti che seguono circa la detta autorizzazione.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  13. Gentile Admin
    Sono nipote acquisito di una persona di 84 anni ospitato presso una casa di riposo in Sardegna.
    Questa persona è sola e non ha figli; ritengo che non sia in grado di gestire il suo patrimonio finanziario e immobiliare.
    I suoi due fratelli, anch’essi anziani non hanno nessuna intenzione di occuparsi del fratello.
    Questa persona, è stata da me assistita per quanto riguarda ricoveri in ospedale, piccole spese e pagamento retta casa di riposo. Gestisco un conto corrente postale intestato a noi due.
    Io non ho più intenzione di gestire questi soldi. Ho saputo che esiste la figura di amministratore di sostegno.
    Cosa debbo fare affinchè io possa liberarmi da questa incombenza e affinchè questo zio acquisito possa essere affidato ad un amministratore di sostegno?
    Cordiali saluti
    Mario

  14. Gentile Mario,
    credo nulla osti a far nominare un ADS: all’uopo è sufficiente che chieda la nomina al giudice tutelare depositando un ricorso come quello che trova QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2009/08/ricorso-per-nomina-amministratore-di-sostegno/
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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    Alessandra
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  15. Gent.mo avvocato,
    sono stato da poco nominato ADS di mia madre.
    Mi è necessario effettuare a breve per suo conto un’atto straordinario.
    Trattasi di un immobile di cui è proprietaria per 2/8, dovrei quindi presentare un’istanza al giudice per l’autorizzazione a firmare in sua vece.
    Non saprei nè il modo nè la forma su come impostare tale richiesta.
    esiste una modulistica particolare ?
    Mi è stato inoltre chiesto un piccolo inventario su eventuali beni e/o proprietà di mia madre.
    anche qui avrei bisogno di un aiutino.
    Cordiali Saluti.

  16. Gentile Tony,
    le riporto qui di seguito un esempio di istanza per la vendita di un immobile del beneficiato:

    RICORSO PER L’AUTORIZZAZIONE A COMPIERE ATTI DI
    VENDITA DI UN BENE IMMOBILE DEL BENEFICIARIO DI ADS
    AL TRIBUNALE ORDINARIO DI VENEZIA
    Il/la sottoscritt_______________________________________________
    nella sua qualità di amministratore di sostegno
    di______________________________________________________________
    PREMESSO
    che il beneficiario è erede legittimo,
    unitamente a_____________________di_____________________(vincolo
    di parentela), la cui eredità è accettata con
    beneficio d’inventario mediante atto ___________________________;
    che tra i beni ereditari risulta (descrizione del bene);
    che è stata presentata dichiarazione di successione relativa alla
    suddetta eredità in data ______ e che l’eredità è stata accettata
    nell’interesse del beneficiario con beneficio
    d’inventario;
    (ovvero)
    che il beneficiario è proprietario di
    (descrizione del bene);
    che appare di utilità evidente provvedere alla vendita del
    suddetto bene;
    CHIEDE / ONO
    di essere autorizzat_ a intervenire, in nome e per conto
    del beneficiario, nella stipula dell’atto
    pubblico di vendita del suddetto immobile per un prezzo riferito
    all’intero non inferiore a euro_____________ così come da perizia
    giurata del_____________in data ____________che si allega.
    Dichiara che l’eredità non presenta passività ovvero_____________.
    Chiede, infine, che parte della somma spettante all’incapace,
    nella
    misura di euro________, venga lasciata nella libera disponibilità
    dell’istante per_________________mentre la rimanente somma venga
    reimpiegata nelle forme di legge.
    Cagliari, lì
    Firma
    DOCUMENTI DA ALLEGARE:
    – denuncia di successione (se i beni sono ereditari);
    – accettazione con beneficio di inventario;
    – inventario
    – perizia giurata;
    – N.B. non è dovuta nessuna marca per l’ iscrizione mentre è richiesta
    una marca da euro 6,20 al momento del ritiro della copia conforme
    all’ originale del decreto.

    In alternativa trova un esempio di atto per l’autorizzazione all’acquisto di un bene per il beneficiario QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/04/istanza-dellamministratore-di-sostegno-per-lacquisto-di-un-immobile/

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    Per l’inventario potrà invece farsi assistere dal cancelliere.

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  17. salve,siamo quattro fratelli e purtroppo il fratello maggiore e’ ricoverato
    in una casa famiglia,soffre di schizofrenia ed a bisogno di un AdS.
    Volevo sapere se un giudice puo’ obbligare
    uno di noi a prestare questo servizio?
    Possiamo rifiutare?
    Distinti saluti

  18. Gentile Ivan,
    nessuno può essere obbligato ad accettare la nomina ad ADS. Non serve nemmeno rifiutare, basta non accettare.
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  19. Buongiorno,
    vorrei inizialmente congratularmi per le utili informazioni che fornite tramite questo sito.
    Sono ADS di una anziana signora molto malata (e abbandonata dal figlio e dai fratelli). Conoscendo da anni la signora ho accettato volentieri questo compito, anche se devo dire che non mi sarei aspettata una “burocrazia” così esigente, esosa e “reticente”: dal giorno del giuramento non ho faccio altro che andare e venire dalla cancelleria per portare documenti, marche da bollo e richieste di autorizzazioni… le garantisco che è demoralizzante!
    Non trovando riferimenti circa i rapporti tra l’ADS e il tribunale/cancelleria mi permetto di chiederLe alcune cose:
    1) possibile che per richiedere il documento che attesti il mio incarico (utile per girare uffici in nome della tutelata) debbo portare 2 marche da bollo? (21.24€)?
    2) possibile che per consegnare la fotocopia del documento della tutelata (richiestomi dalla cancelleria) ho dovuto apporvi un bollo da 10.62?
    3) possibile che non mi venga rilasciata nessuna ricevuta o numero di protocollo quando consegno una richiesta (tipo autorizzazione al recesso dal contratto di locazione) o addirittura della relazione iniziale voluta dal Giudice Tutelare?

    La ringrazio in anticipo per il tempo che potrà dedicarmi

    Sophia

  20. Gentile Sofia,
    purtroppo la risposta è sempre si. Il costo in marche varia a seconda delle interpretazioni che vengono fornite dalle varie cancellerie, ma anche le più rigoriste non chiedono a vanvera avendo sempre dei riferimenti in qualche norma fiscale vigente.
    Se vuole copia dei documenti depositati può sempre chiederle, ovviamente pagando i dovuti diritti di copia, in bolle.
    Ovviamente siamo in Italia.
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  21. Gentile avvocato, avrei bisogno di un parere, sono il il 1° di 5 figli di cui due maschi e tre femmine, oggi mi manca poco per il 60° anno di età.
    Ho mia madre di 91 anni invalida al 100% e per questo gli è stata riconosciuta la LEGGE 104.fino adesso ho fatto a turno con tre sorelle ad occuparci della mamma tre mesi ciascuno. Attualmente c’è una sorella che non vuole più occuparsi di mamma e in pratica attualmente(NEL TURNO) se ne occupa mia moglie mentre le altre due sorelle anche loro si stanno defilando. Purtroppo in questo periodo ho mio suocero che è stato operato di un tumore al colon e mia moglie di deve occupare del genitore ottantaduenne e delle madre quasi ottantenne. Le mie “sorelle” non vogliono occuparsi di mia madre premetto una è vedova l’altra è nelle forze dell’ordine, mentre la terza è casalinga.durante questi anni mia madre ha fatto la spola tra il sud ed il nord e adesso per giunta negli stessi giorni in cui mio suocero è stato operatoper un tumore al colon ed è in rianimazione ,l’ho dovuta portare al pronto soccorso perchè disidratata (non beve molto) e non ha più funzionalità per evacuare. Ho chiesto conforto alle mie “sorelle” ma ognuna di lorogira intorno al problema e non mi vogliono dare una mano.
    Cosa devo fare? può mia moglie dedicarsi amia madre ed abbandonare i suoi visto che fratelli e sorella sono lontani? Cosa posso fare io,corro là dove posso anche perchè mia moglie non guida. Vorrei far nominare un amministratore di sostegno tra i figli e costringere le “sorelle”e achi può di loro usufruire della legge 104 . tUTTA LA BUONA VOLONTà MA NON POSSO DIVIDERMI TRA MIA MADRE E I MIEI SUOCERI.

  22. Gentile Giuseppe,
    chieda la nomina di un amministratore di Sostegno che, poi, chieda il concorso di tutti i familiari all’assovimento degli obblighi alimentari ex art. 433 cod. civ.

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    Alessandra
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  23. Buogiorno; mio padre ha un A.di S., ora questo amministratore con il suo disinteressamento ha provocato danni economici all’amministrato. A chi devo rivolgermi per ottenere giustizia ? Il giudice tutelare può imporre all’A di S. di risarcire il danno? Premesso che è lo stesso giudice che l’ha nominato, e ,sicuramente cercherà di proteggerlo, a chi devo rivolgermi se ,come mi aspetto, non otterrò nulla?

  24. Gentile Alfio,
    l’Amministratore di sostegno è un rappresentante del beneficiario per il compimento solo di specifici atti indicati dal decreto del Giudice Tutelare.
    Per questa ragione egli deve svolgere l’incarico affidatogli senza superare i vincoli ed i limiti al suo operare stabiliti dal magistrato al momento della sua nomina o per come modificati successivamente con altro decreto.
    In diretta conseguenza di ciò la responsabilità dell’Amministratore è limitata agli atti delegati: questi risponde civilmente per omissioni o cattiva gestione, nei confronti del beneficiario, e penalmente qualora tali condotte assumano rilievo penale.
    Qualora l’Amministratore effettui scelte in contrasto con le aspirazioni del beneficiario, ovvero scelga atti dannosi per l’amministrato, ovvero sia negligente nel perseguire l’interesse e la soddisfazione dei bisogni dell’interessato, questi, il Pubblico Ministero o il coniuge, il convivente, i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo grado possono ricorrere al Giudice Tutelare, il quale adotterà, con decreto motivato, i provvedimenti più opportuni.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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    Alessandra
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  25. Salve, volevo un chiarimento sulla figura dell ASD; puo’ quest’ultimo cointestarsi con il beneficiario valori mobiliari?

  26. Gentile Andrea,
    la risposta può essere solo negativa nel senso più determinato del termine.
    Non credo sarà invece possibile valutare un mantenimento di sua madre a carico di suo padre perchè non ve ne sarebbe titolo.
    Per miglior dettaglio, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  27. Buonasera, un’informazione:
    ero ADS di una prozia. La nomina decade dal mommento del decesso suppongo, confermate? Cosa devo fare ora? Comunicare l’avvenuta morte al tribunale e basta, o devo portare un resoconto finale? Come si chiude la pratica? Ho comunque autorità per procedere con le pratiche successive al decesso visto che nessuno può occuparsene (si rifiutano)?
    Grazie e scusate le tante domande

  28. Gentile Albina,
    la funzione dell’Amministratore di Sostegno viene meno al momento della morte del beneficiario. Spesso il Giudice Tutelare riconosce come ultimo atto della gestione della tutela e della amministrazione di sostegno il saldo delle spese funerarie, anche se esso è necessariamente postumo.
    Quando ciò non viene ammesso sarà compito degli eredi provvedere al saldo di tali spese.
    Nel caso la persona beneficiaria dell’amministrazione di sostegno con la sua morte non lasci eredi che accettino l’eredità è necessario chiedere al Tribunale (sezione della Volontaria Giurisdizione) la nomina di un “Curatore dell’eredità giacente” il quale, dopo aver prestato giuramento di custodire e amministrare con lealtà i beni del defunto, potrà chiedere l’autorizzazione a pagare le pendenze del defunto stesso (fra cui anche le spese funerarie).
    Se sarà confermata l’assenza di eredi entro il sesto grado, i beni saranno devoluti allo Stato.
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  29. Buon giorno e un plauso per il lavoro di informazione che svolgete. Sono particolramente interessato in qualità coniuge di ammalata di Alzheimer e componente di una neonata Associazione di familiari, in un recente c onfronto con lAssitente Sociale che mi comunicava la possibilità, per competenza, dell’ADS di procedre al ricovero di mia moglie indipendentemente dal mio parere, in quanto intenzionato a continuare l’assistenza a tempo indeterminato, coadiuvato da una Badante a ore.
    Il mio parere personale è che, ammessa la competenza dell’ADS, tale decisione dovrebbe essere seriamente motivata da una verifica e conseguente relazione da parte degli Assitenti Sociali che accertata l’eventuale carenza delle condizioni di assistenza in famiglia, che sottoposta al Giudice Tutelare, titolato ad emettere provvedimento di ricovero, possa poi procedere.
    Ringrazio e porgo distinti saluti.
    Giacomo FRIGO
    Via Monte Marona 10
    28923 VERBANIA

  30. Gentile Giacomo, comprendo ed apprezzo la sua volontà. tenga però conto che i servizi sociali potrebbero chiedere la nomina di un ADS e, se non fosse lei ad accettare l’incarico, questo potrebbe chiedere al giudice di autorizzare il ricovero in una struttura di lungodegenza.
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  31. Buongiorno. Sono ADS, nonchè unico parente diretto, di mio nonno (attualmente over 85 anni ma invalido al 100% con riconoscimento dell’indennità di accompagnamento da più di 8 anni). Penso di trovarmi in una situazione che necessiti una querela per circonvenzione contro ingnoti come da voi descritto in apposita sezione di questo sito in quanto alcuni documenti con data precedente alla mia nomina (e che sono riuscito a reperire solo in virtù dell’autorità conferitami con tale nomina ad ADS) risultano essere, diciamo, “molto oscuri”. Alcuni di questi sono addirittura firmati non da mio nonno ma da qualcun’altro (ho già dei sospetti sull’identità di tale persona) e il loro esistere in tale forma dimostra una perdita economica (sviluppatasi negli ultimi 2 anni) a carico di mio nonno.
    In merito a tale querela ho però alcuni dubbi, che sperò possiate aiutarmi a chiarire.
    1)Per procede con tale querela è sufficiente che mi rechi presso la stazione dei carabinieri? Può andare bene qualsiasi stazione? Perchè io e il beneficiario risiediamo in due comuni differenti (sempre all’interno della stessa provincia). Devo necessarimanete rivolgermi alla stazione dei carabieri di competenza del comune dove risiede il beneficiario? Se possibile infatti preferire recarmi presso i carabinieri del mio comune.
    2)Devo prima richiedere un “permesso” al giudice tutelare? Se si, che tipo di “permesso” devo richiedere e quanto tempo dovrò apettare prima di poterlo ottenere? Il giudice potrebbe negare di proecedere con tale querela?

    Grazie e ancora complimenti per il vostro utile sito.

  32. Gentile Giovanni,
    Lei deve rappresentare al Giudice Tutelare quanto riscontrato e chiedere di essere indirizzato sul da farsi, eventualmente anche ipotizzando la necessità di un esposto querela alle forze dell’ordine.
    Successivamente, dopo aver acquisito il parere positivo del magistrato, potrà presentare la sua comunicazione a qualunque reparto di polizia giudiziaria od anche direttamente alla procura della Repubblica.
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  33. Buongiorno, innanzitutto un grazie per quello che fate con professionalità e cortesia; vorrei poi porvi il seguente quesito:
    mio padre da da circa 5 mesi causa un ictus, non parla e non deambula.
    Premetto che siamo tre figli il secondo ha richiesto la procedura per A.D.S. solo a suo nome inserendo tutto il patrimonio di mio padre.
    Al momento A.D.S. risulta mio fratello il quale sta gestendo il patrimonio di mio padre: vorrei sapere se ciò preclude gli eredi legittimi oppure solo mio fratello può gestire tutto il patrimonio escludendo gli altri fratelli.
    Nell’attesa, vogliate accogliere i miei più cordiali saluti.

  34. Gentile Angelo,
    l’ADS non è una gestione ante mortem del patrimonio ereditario.
    L’amministratore di sostegno viene nominato a seguito di pubblica udienza, della quale viene data notizia a tutti i familiari più stretti (figli in particolare). Lei può quindi partecipare alla detta udienza, o poteva parteciparvi, e chiedere di essere nominato a sua volta DAS. In conflitto fra i familiari, il giudice provvede usualmente a nominare un soggetto esterno (di solito un avvocato).
    Di seguito le preciso che ogni provvedimento di disposizione del patrimonio del beneficiato deve essere autorizzato dal giudice, in via specifica per gli atti straordinari ed in via generale per quelli ordinari, e comunque può avvenire nel solo interesse del beneficiato medesimo.
    Non vi può quindi essere alcuna liquidazione del patrimonio in anticipazione delle disposizioni successorie od in loro frode.
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  35. Gentile Enrico,
    per avere certezza dei suoi obblighi sarebbe opportuno rileggere il provvedimento di nomina e di indicazione dei suoi poteri. Non potendo farlo mi riconduco a quanto da lei descritto e rilevo che non è autorizzato alle spese straordinarie. Mi pare quindi necessario chiedere un parere conforme al giudice tutelare: l’immobile è di sua madre e le spese di manutenzione degli impianti spettano alla proprietà.
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  36. Buon giorno,
    sono amministratore di sostegno di mia madre con patologia di “demenza senile”, conviviamo nella stessa casa di proprietà di mia madre.
    Ogni anno devo presentare al gidice tutelare il rendiconto delle varie entrate e uscite: sul decreto è specificato che devo provvedere al mantenimento della proprietà di mia madre con eventuali spese ordinarie ( utenze ecc..) e straordinarie; è arrivato il momento in casa di dover sostituire la caldaia che abbiamo in comune, volevo sapere se la spesa tocca a mia madre in quanto unica proprietaria dell’imobile e se devo per questa spesa chiedere l’autorizzazzione del giudice tutelare, oppure posso decidere io da solo.
    Grazie davvero.
    Distintamente.
    Enrico.

  37. Buona sera avvocato,
    sono ADS di mia moglie e nelle varie autorizzazioni il giudice dice: “…. riscossione somme periodiche quali pensioni, indennità ……… utilizzazione delle somme per le esigenze di vita e cura……… con deposito in cc bancari o postali aperti o da aprirsi per le somme eccedenti………. gestione dei cc bancari o postali aperti o da aprirsi a nome del beneficiario per quanto concerne prelievi, versamti, negoziazione dei tassi e altre simili attività………”
    Ero cointitolare di cc postale sul quale veniva accreditata la pensione di mia moglie ed ambedue eravamo intestatari di tessera postamat per il prelievo allo sportello ATM.
    Quella intestata a mia moglie mi è stata ritirata perchè personale.
    Ora mi si vuol chiudere il conto ed aprirne uno intestato solo alla consorte senza tessera postamat, con fornitura di assegni da utilizzarsi per i prelievi.
    E’ regolare il comportamento della Posta?
    Anticipatamente la ringrazio della eventuale cortese risposta.
    Roberto Buso

  38. Gentile Roberto,
    sarebbe opportuno vi fossero due distinti c/c di cui uno intestato all’amministrazione di sostegno.
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  39. Egregio Avvocato,

    Vivo a casa di mia suocera con alzheimer con disturbi comportamentali che non le dico.
    Ho lasciato la mia casa in affito regalando tutti i mobili e con la promessa di aiuto da parte delle cognate, invece sono rimasto da solo da quasi 2 anni e 6 mesi.
    Mentre io ero in ospedale, 3 figli erano in crociera, mentre mia sucera faceva un esame chiamata broncoscopia.
    Ho cercato aiuto tramite l’assistente sociale ma niente da fare, anzi mi si sono rivoltati tutti contro i figli.
    Ora sono minacciato essendo vicina la data della successione per un terreno di un certo valore lasciato dal marito.
    Loro vogliono chiedere un amministratore esterno e cacciarmi via dopo aver accudito con tutta la mia famiglia mia suocera. Non so piu’ cosa fare e mia moglie sta entrano in depressione; non ha la forza di combattere perche’ sempre fratelli e sorelle.
    La mia domanda è: possono cacciarci via da casa essendo anche mia moglie in piccola parte proprietaria dell’appartametno, e avendo accudito la madre x + di 2 anni? Di fatto abbimo il comodato per restare.
    Cordiali saluti.
    Ezio

  40. Gentile Ezio, si tranquilizzi. Se sua moglie è comproprietaria dell’appartamento, nessuno potrà mai cacciarvi. Per quanto riguarda la nomina di un ADS le preciso che potrebbe essere un soggetto esterno, visto il conflitto fra i congiunti, e questi consentirebbe una miglior gestione della vicenda grazie al supporto tecnico che è di sua competenza. Le consiglio ad ogni modo di rivolgersi ad un buon avvocato per ottimizzare le sue opportunità di corretta comunicazione con il Giduice ed il venturo Amministratore di Sostegno.
    Per miglior dettaglio in materia di ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  41. Salve, mia mamma soffre di depressione bipolare, abita da sola (io vivo a circa 3ore da lei) ed ormai è chiaro che non puo’ piu’ vivere da sola e non ha nessuno vicino che si possa occupare di lei nel modo che serve, vorrei portarla da me anche solo per un periodo, non fosse altro che per la corretta assunzione della terapia. Mi hanno parlato di questo strumento dell’amministratore di sostegno che mi sembra davvero valido, ho letto la vostra guida on-line: mi interessa in particolare per quanto riguarda la decisione circa la localizzazione abitativa, la scelte dei medici e delle cure e anche per la gestione del suo patrimonio. Tuttavia la mia mamma alterna proprio a causa della malattia momenti di profonda depressione a momenti di mania e in nessuno di questi stati accetterà mai la presenza di un amministratore di sostegno né, in quest’ottica decisioni, prese da altri per il suo bene. Il giudice tutelare puo’ designare un amministratore di sostegno anche se il beneficiario non è d’accordo? E nel caso questo accada, se non c’è accordo tra il beneficiario e l’amministratore per determinate decisioni cito ad es. il fatto di trascorrere un periodo da me, cosa succede? Grazie, Laura.

  42. Gentile Laura.
    la scelta del magistrato è motivata dalla perizia medico legale che verrà despositata, o che verrà disposta dallo stesso magistrato. La nomina è quindi autnoma rispetto alla mera volontà del beneficiato, anche se la sua collaborazione è auspicata.
    Altro è da dirsi per il ricovero in strutture ospedaliere o presso familiari. Questo dipende dalle condizioni di ogni soggetto e dalle valutazioni del magistrato. Infatti spesso si ritiene che l’L’ADS non serve a sovrapporsi alla volontà del beneficiato in negazione della stessa.
    Sul punto veda anche l’articolo che trova qui: https://www.amministratoridisostegno.com/2011/06/lamministratore-di-sostegno-non-serve-a-bypassare-la-volonta-del-beneficiato/
    Per miglior dettaglio in materia di ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team del mio studio e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/

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  43. Buongiorno.Da giugno sono ADS di mia zia (80 anni, vedova benestante, senza figli) come unica parente in grado di seguirla (la sorella-mia mamma ha 86 anni).Ho recuperato il rapporto con mia zia dopo quasi 10 anni in cui e’ vissuta -per scelta, dopo la morte del marito- in completo isolamento.Unico contatto le 3-4 telefonate giornaliere con mia mamma (viviamo all’estero,sul confine con l’Italia).Lo scorso autunno e’ stata ritrovata a terra da una signora che occasionalmente l’aiutava in casa e siamo stati informati del suo ricovero in ospedale e in quel momento sono entrata in scena e ho seguito mia zia durante il lungo ricovero, ho curato i suoi affari (non finanziari), mantenuto i rapporti con i medici e i servizi sociali, abbiamo scelto assieme la casa di riposo in cui e’ voluta andare e io mi sono impegnata per abbreviare i tempi d’attesa,la socializzazione le ha giovato, usa molti meno medicinali, ci vogliamo bene e ho con lei ottimi rapporti, come pure i miei figli che vanno a trovarla regolarmente. Le abbiamo organizzato i festeggiamenti per gli 80 anni, e’ ben voluta dagli altri “inquilini” della casa di riposo. E’ molto piu’ serena e sorridente, anche se ogni tanto dice di voler raggiungere il marito. Mi scuso di questa lunga premessa, ma e’ necessaria per inquadrare la situazione.Nei mesi precedenti la nomina a ADS non ho toccato le sue risorse finanziarie, ho coperto le spese verificatesi, le ho comperato tutto l’abbigliamento necessario, le faccio regalini-per me questo e’ un piacere, per raggiungere la Casa di riposo faccio una volta alla settimana 110 km. Non c’e nessun problema, ma ora mia zia mi vuole ricompensare e coprire queste spese, inoltre mio figlio sta per avviare un’attivita’ e lei gli vuole donare 4000 € (cifra scelta da lei), vuole che faccia dei regali ai figli di mia sorella, che comperi qualcosa a mia mamma che non vede da 10 anni-….Premetto che e’ stata sempre molto oculata in materia di soldi e anche oggi ha le idee molto chiare in merito. E io sono in grandissima difficolta’ entrando in collisione il mio ruolo di ADS con quello di nipote, unica e amata. Come posso giustificare queste uscite,il limite degli importi per singolo atto e’ di 600 € ?Dovro’ costantemente coinvolgere il Giudice Tutelare, come posso chiedere l’autorizzazione per i 4 mila €? Vivo male questo momento con sensi di colpa nei confronti di mio figlio e anche rispetto all’incarico-credo che si sia un vero e proprio conflitto d’interessi. Non devo rendere atto ad altri parenti, ma mi piace essere in regola con la legge e con la mia coscienza.
    Prima di accettare l’incarico di ADS un’amica mi ha suggerito il suo sito-e’ stata la mia salvezza, siete veramente di grande utilita’ e conforto. Complimenti e grazie in anticipo per la sua autorevole e puntuale risposta che attendo con impazienza.
    D.J.

  44. Gentile Devana,
    grazie per le belle parole.
    Per quanto inerisce la sua questione, io verificherei che poteri le sono stati effettivamente conferiti.
    Se sua zia ha ancora la gestione della sua cassa, sarà Lei stessa fare i prelievi per le spese di suo interesse. Diversamente, dubito che sarà di facile superamento il problema dato dalla necessità di perseguire l’interesse del beneficiato che permea tutti gli atti del magistrato.
    Non credo che alcun Giudice Tutelare approverà mai atti donazione, salvo che si tratti di cifre irrisorie rispetto al patrimonio.

    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  45. > Buongiorno,
    > una mia sorella (siamo in nove figli) ha chiesto di essere nominata
    ads a favore di mio padre, vedovo da pochi mesi. Ho ricevuto oggi il
    ricorso e il decreto con il quale si fissa l’udienza per il 15
    settembre 2011. Sei figli (io compresa) sono fortemente contrari alla
    nomina di questa sorella. Come possiamo far valere la nostra opposizione
    prima dell’udienza stabilita? Sarebbe molto importante che il giudice
    abbia da subito la nostra opposizione poiché nel ricorso sono state
    riportati fatti non veritieri.
    > Complimenti per il sito, ringrazio per la vostra più che preziosa
    disponibilità

  46. Gentile Liviana,
    è sufficiente che vi presentiate all’udienza, eventualmente assistiti da un legale, e manifestiate la vostra opposizione, motivandola.

    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  47. Buongiorno.
    Sono nelle condizioni di molti dei frequentatori di questo ottimo sito.
    Avrei un quesito: è possibile che un ADS sia stato nominato all’insaputa di un familiare diretto (figlio)?
    In questa caso come posso recuperare questa informazione.
    Ho letto di un albo presso il giuidice tutelare.
    Ma è pubblico?
    Quali azioni potrei attivare per invalidare la cosa, visto che l’errore parrebbe evidente ?
    Grazie e cordiali saluti.
    Gianni

  48. Gentile Gianni,
    L’amministratore di stegno deve essere indicato anche nei certificati dello Stato civile. E’ quindi sufficiente recarsi al’anagrafe del comune di residenza.
    Per verificare le modalità di nomina può invece fare istanza al Giudice tutelare per avere copa dei documenti e degli atti del fascicolo della procedura di nomina dell’ADS. Successivamente le consiglierei di sentire un buon avvocato.

    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
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  49. Buongiorno. Ho una domanda da porvi. Mia madre è stata nominata amministratore di sostegno di mio padre, affetto da morbo di parkinson. Purtroppo per mancati chiarimenti che non sto qua ad elencare mia madre non era del tutto consapevole di che cosa comportava la nomina ad ADS. Lei voleva ottenere solo una delega di firma in quanto mio padre, a periodi alterni (a seconda dell’effetto delle pastiglie) è poco lucido. Ha scoperto la responsabilità della nomina solo davanti al Giudice Tutelare e non se l’è sentita di interrompere tutto davanti ad esso, che vedendo mio padre in uno dei suoi stati di poca lucidità, ha autorizzato la nomina. La domanda ora è: c’è un modo per annullare o ritirare questa nomina? Grazie infinite.

  50. Gentile Michela.
    si può chiedere in ogni momento di essere sostituiti dandone adeguata motivazione (spesso legata a questione di salute).

    Per meglio comprendere l’istituto dell’ADS, La rinvio anche a quanto spiegato nella Guida Breve all’Amministratore di Sostegno che abbiamo preparato con il team dello studio dell’avvocato Vigani e che può scaricare cliccando QUI: https://www.amministratoridisostegno.com/2010/10/scarica-gratis-la-guida-breve-alamministratore-di-sostegno/
    Speriamo di esserle stati di aiuto e per darci il suo sostegno le chiediamo di cliccare su mi piace sulla pagina facebook di https://www.amministratoridisostegno.com che trova qui: http://www.facebook.com/amministratoredisostegno
    Grazie mille.
    Cordialità.
    Staff Associazione AMMINISTRATORIDISOSTEGNO.COM

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